Milano 2 Dicembre – I Coldplay hanno scoperto i colori. Sono quelli che escono dal caleidoscopio di “A Head Full Of Dreams“, il nuovo album in uscita il 4 dicembre. Chris Martin e soci hanno operato una decisa inversione di marcia rispetto alle atmosfere brumose del precedente “Ghost Stories“. Ambientazioni solari, ritmi disco, un po’ di elettronica e melodie gioiosamente pop: per la band è il momento della leggerezza.
Chris Martin aveva annunciato qualche tempo fa che questo album “chiude un percorso iniziato molto tempo fa”. Qualcuno ha voluto interpretare la cosa persino come l’annuncio di un album d’addio. In realtà, a quasi vent’anni dal debutto, i Coldplay chiudono un cerchio. L’immagine caleidoscopica che campeggia sulla copertina ben rappresenta tanto il lavoro in sé quanto l’universo della band, partita da un rock alternativo che aveva nei Radiohead del tempo il più evidente punto di riferimento, per poi un pop-rock da arena che strizzava l’occhio agli U2. Sempre con un carico di melanconia che ha rappresentato la cifra stilistica di Martin e compagni.
Con le ultime due prove in studio è come se il gruppo avesse fissato i paletti agli estremi del loro spettro musicale. Intimo, brumoso, rarefatto “Ghost Stories“, campione di vendite pur nel suo essere un esperimento molto poco commerciale. Arioso, leggero e colorato questo “A Head Full Of Dreams”, i cui intenti sono stati ben chiariti dal singolo apripista “Adventure Of a Lifetime“, non rappresentativo dell’intero lavoro ma sicuramente di un mood che lo attraversa. La title track che apre il lavoro rientra su canoni più conosciuti, con il classico coro a-la Coldplay, ma innervato da un ritmo quasi disco che rende tutto più lieve. “Birds” è ritmica galoppante e melodia aperta impreziosita dal violino di Davide Rossi, mentre “Hymn For A Weekend” si apre con la voce della prima dei tanti ospiti, Beyoncé. Non a caso la canzone si muove su coordinate r’n’b senza mai snaturare la natura del gruppo, in una riuscita prova di ibrido stilistico.
Un album ricco di riferimenti e ispirazioni delle più varie, dove Martin ha voluto mettere dentro il suo intero universo. Basti pensare al breve intermezzo di Kaleidoscope, dove una poesia del poeta persiano Rumi viene recitata da Coleman Barks su un sottofondo pianistico che si chiude con la registrazione di Obama che intona “Amazing Grace”. Ma che ci sia l’universo di Martin è certificato dalla presenza dei suoi affetti passati e presenti:i figli Apple e Moses a fare qualche coro, Gwyneth Paltrow, amore finito ma sempre presente, a cantare in “Everglow” e l’attuale compagna Annabelle Wallis in “Up & Up“, il pezzo che chiude l’album, anche in senso metaforico: qui si ritrovano a cantare un po’ tutti quelli che hanno collaborato, con l’aggiunta di alcuni contributi come quello di Brian Eno e di Noel Gallagher.
Ottimismo, sogni, gioia: i Coldplay, come in copertina, hanno giocato con i colori, puntando su quelli più brillanti per lasciare da parte mezze tinte troppo sfumate e poco decise. Il risultato è un album senza troppe ridondanze e autoindulgenze, dall’anima piacevolmente “hippie” e scanzonata. Qualcuno forse dovrà abituarsi a questi nuovi Coldplay. Ma funzionano benissimo. (Tg.com)
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