Rinunciare al Presepe è accettare l’Isis

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Milano 2 Dicembre – Ieri, in meno di ventiquattro ore, abbiamo visto a cosa possa portare un’idea malata di ecumenismo. Prima sentiamo il Vescovo di Padova, monsignor Cipolla, dire che lui, per quieto vivere, rinuncerebbe a molte tradizioni. Riferendosi al Natale è evidente, il periodo, la polemica, tutto fa pensare che questo pastore stia chiedendo al gregge di fuggire. Nascondersi. Rinnegare se stesso. Tutto e qualsiasi cosa pur di sottrarsi ai lupi, alla loro ferocia. Ed il lupo, in questo caso sono gli altri. Non trovate anche voi tutto sommamente ironico? Decenni di accoglienza a tutti i costi, di buonismo senza confini e di prediche sull’integrazione ed alla fine che cosa? Scopriamo che la Destra aveva ragione. La precondizione perchè questa mitologica azione di pace si realizzi è rinunciare alla nostra identità. Qui è bene specificare. Il Presepe, arrivati a questo punto, non è più un problema religioso. È un problema identitario. La Chiesa ha dato il segnale di ritirata. La grotta è vuota. Gli Angeli hanno cessato di annunciare il Divino. Ci restano solo le spoglie di ciò che fu e che ci ha resi grandi. Ma anche quelle sono potenti. Quindi vanno tolte di mezzo. Ora, però, dobbiamo fermarci. Chi è che vuole questa distruzione? Ecco, qui interviene il secondo fatto del giorno. Un Imam Veneto dichiara che è contrario all’islam non volere il Presepe. Il che, in qualsiasi prospettiva non Wahabita, ha perfettamente senso. Il Presepe celebra la nascita di Gesù. Il Corano rispetta Gesù, almeno come Profeta. Quindi che senso avrebbe scandalizzarsi per la rappresentazione della Natività? Nessuno. Interpellato sul tema l’Imam dice che chi lo fa deve essere un laicista o un ateo. Oppure un estremista. Ma l’ultima parte viene accuratamente evitata. Non gliene si può fare una colpa, naturalmente. Però qui capiamo un punto vitale: questo Imam moderato non è nemico della nostra identità. Ragionevolmente, come non lo è lui, non lo sono gli altri. I moderati. Per cui smettiamola di citare tutto l’Islam come scusa. Essa vale unicamente per i più oltranzisti. E comunque loro non hanno parlato in questa vicenda. No, i colpevoli sono altri.

In primis ci sono i terrorizzati. Come il preside di Rozzano, che teme la violenza e quindi si piega. Accetta il tiranno. Si vende. Spera di uscirne bene, che tutto finirà. E, sotto sotto, gode. Vede negli estremisti la chiave con cui forzare il blocco che la Chiesa aveva posto alle sue rivendicazioni. Come diceva Chesterton, si inizia dando contro alla Chiesa per il bene dell’umanità e si finisce per sacrificare il bene dell’umanità pur di colpire la Chiesa. Sono il nemico all’interno. Il motivo per cui i terroristi colpiscono e colpiscono con tanta brutalità. Ogni debacle di questi pavidi dà nuova forza al mostro. La seconda linea sono una parte degli ecumenici. Quelli così convinti che il Dio sia uno solo per tutti ed in tutto da aver smesso di credere ad un Dio qualsiasi. Quando sentono il Papa dire che il Dio che adoriamo noi, che adorano loro e che adorano gli altri è lo stesso questi pensano che anche senza adorarlo si viva bene comunque. Qualche volta persino meglio. Tanto Francesco lo ha detto, no? L’importante è lottare contro la corruzione, la fame nel mondo, l’inquinamento, l’estinzione del Panda ed a favore della difesa dell’uccello Padulo. Per farlo basta una sezione di partito (comunista, ovviamente). Quindi tutta la paccottiglia religiosa, tipo la salvezza dell’anima non serve più. Anzi talvolta diventa dannosa, tipo qualora metta discordia tra più adoratori di aspetti dello stesso Dio. Allora, in quei casi, possiamo e dobbiamo buttar via tutto. Tanto l’importante è il benessere dell’uccello Padulo, no? Ecco, il monsignore di cui sopra appartiene a questa seconda categoria. Una volta come si chiamavano? Forse Pagani? Oggi non lo so e non mi interessa. Resta il fatto che persino gli islamici li guardano vagamente disgustati. Un motivo ci sarà.

Queste due categorie sono ovviamente minoritarie. La maggior parte del coro che vuol abolire il Presepe è fatto dalla nuova sinistra nichilista. Quella pro gender, politicamente correttissima, filo immigrazione, filo qualsiasi cosa, meno che i valori tradizionali della nostra società. Ecco, i nuovi comunisti. Quelli veri e genuini, invece, tipo Rizzo, li guardano un tantino disgustati. Ecco, anche qui, un motivo ci sarà.

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