Sicignano sparò in casa, rilievi compatibili con la sua versione

Lombardia

Milano 2 Dicembre – Francesco Sicignano, il pensionato che lo scorso 20 ottobre sparò ed uccise un ladro albanese, potrebbe avere esploso il colpo dentro casa e il giovane potrebbe essere riuscito ad uscire all’esterno anche se agonizzante. Risulta da una serie di accertamenti. Si va verso la derubricazione dell’accusa di omicidio volontario.
Dagli esiti ancora parziali dei rilievi affidati dal pm di Milano Antonio Pastore al medico legale Arnaldo Migliorini e ai carabinieri del Ris di Parma (per la parte relativa all’ogiva trovata nella cucina della casa) sembrerebbe quindi confermato il racconto di Sicignano, che aveva spiegato agli inquirenti di aver sparato con il suo revolver Colt calibro 38 special, detenuto legalmente, al 22enne albanese Gjergi Gjonj all’interno dell’abitazione.
Sempre secondo il suo racconto, si è spaventato perché si è trovato davanti l’uomo con in mano una torcia elettrica, che avrebbe scambiato per un’arma. E ha esploso il colpo da una distanza ravvicinata. Dai primi accertamenti era emerso però che il pensionato poteva aver sparato quando il ladro si trovava ancora sulle scale esterne, dove è stato trovato il cadavere, anche perché il proiettile avrebbe seguito una traiettoria dall’alto verso il basso. (Ansa)

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