Milano 8 Dicembre – Otto minuti di applausi e grande successo per la Giovanna d’Arco di Giuseppe Verdi con la direzione del maestro Riccardo Chailly e la regia di Moshe Leiser e Patrice Caurier, che ha inaugurato stasera la stagione del Teatro alla Scala. Al termine dell’opera ovazione al coro ad Anna Netrebko e Francesco Meli, grida di bravi e Viva Verdi.
L’Inno di Mameli, eseguito dall’Orchestra della Scala diretta da Riccardo Chailly, ha aperto la serata inaugurale della stagione 2015-2016 della Scala. Durante l’esecuzione dell’Inno il pubblico in teatro si è alzato in piedi. A conclusione tutti hanno applaudito insieme al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che assistono all’opera dal palco reale insieme alle consorti.
“Siamo orgogliosi di essere qui”: così ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi che oggi è alla Scala all’inaugurazione della stagione. Alla domanda se il suo arrivo sia anche un segnale contro la paura il premier ha risposto: “Credo che la cultura sia un messaggio universale di bellezza su cui l’Italia ha molto da dire”.
“Bisogna garantire la sicurezza dei cittadini con tutte le misure e le risorse ma contemporaneamente continuare a vivere ed evitare che la paura lo impedisca”: così ha detto il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini arrivando alla Scala per quella che ha definito “la prima più importante del mondo”.
Maroni, misure sicurezza opportune – “La Scala è stata definita a rischio dall’Fbi, le misure di sicurezza mi sembrano opportune”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, entrando al Teatro alla Scala di Milano . “Non c’è timore del terrorismo – ha proseguito – e questa mi sembra la risposta giusta che Milano può dare”.
In un teatro circondato da ingenti misure di sicurezza, si è aperta ieri sera la stagione 2015/2016 della Scala. In sala anche il premier Matteo Renzi che ha confermato quasi a sorpresa la sua presenza ed è arrivato con la moglie Agnese, e i ministri Dario Franceschini (Beni culturali) e Graziano Delrio (Infrastrutture e trasporti). Piazza superblindata, dove comunque non sono mancate le proteste e le contestazioni di ogni 7 dicembre. In scena per la serata inaugurale della Scala l’opera verdiana, preceduta dall’Inno d’Italia, diretta dal maestro Riccardo Chailly (al debutto in una prima scaligera), con la soprano russa Anna Netrebko, nel ruolo della Pulzella d’Orleans. Accanto a lei il tenore Francesco Meli (Carlo VII), mentre il baritono Carlos Alvarez, non ancora guarito dalla bronchite, è stato sostituito da Devid Cecconi per la parte di Giacomo. Potenziati i controlli per entrare in teatro, anche con l’uso, molto discreto, del metal detector. Tra gli spettatori della prima, oltre alle autorità come il premier, i ministri e il sindaco Giuliano Pisapia, tanti personaggi della finanza, della politica e dello spettacolo. Come il presidente del Consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, Gianni Letta, Antonio Campo dall’Orto, Alessandro Sallusti insieme a Daniela Santanchè, Patti Smith, Valeria Marini, Roberto Bolle. Molte ospiti hanno scelto un abbigliamento ispirato al tema dell’opera, in azzurro (‘come gli occhi della pulzella’, ha detto Daniela Iavarone) o in bianco. (Ansa)
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