Ballottaggio Francia: nessuna regione alla Le Pen. Il fronte comune tra Socialisti e Republicains ha la meglio

Esteri

Milano 14 Dicembre – Il fronte comune tra i socialisti di Hollande e i Républicains di Sarkozy ha funzionato. Il Front National di Marine Le Pen è stato sconfitto in tutte le Regioni al secondo turno delle amministrative in Francia. La leader della destra staccata di oltre 15 punti nel Nord Pas de Calais-Picardie. Cresciuta l’affluenza: alle 19 aveva votato il 58,5% degli aventi diritto, in rialzo di 7 punti rispetto al 2010.

Sette regioni sono state conquistate dai Republicains, cinque dai socialisti.

BertrandBertrand invece ringrazia gli elettori di sinistra –
Bertrand ha subito preso la parola nel suo quartier generale per ringraziare chi lo ha votato, anche “gli elettori di sinistra che hanno fatto sbarramento” contro l’estrema destra: “Non è una mia vittoria, non è una vittoria politica, è la vittoria della gente”, ha detto.

Le Pen: “Grazie a chi ci ha votato” – Accerchiata, furente per il fine campagna “vergognoso e violento”, Marine aveva avvertito già prima del voto: “Rovinerò la vita al governo, ogni minuto di ogni giorno”. Difficile dubitare che non manterrà la promessa. La leader del partito di ultra destra ha espresso poi “gratitudine ai più di 6 milioni di francesi che hanno votato Fn e hanno saputo rifiutare le intimidazioni e le manipolazioni”. “Ora la divisione non è più tra destra e sinistra ma tra i mondialisti e i patrioti”, ha sottolineato.

Valls: “Pericolo non è eliminato” – “In un momento grave, non abbiamo ceduto niente”. Così il primo ministro socialista, Manuel Valls, dopo l’annuncio dei ballottaggi alle elezioni regionali. Tuttavia, il premier ha subito avvertito che non è proprio il caso di rilassarsi: “Nessun sollievo, nessun trionfalismo, nessun messaggio di vittoria poiché il pericolo dell’estrema destra non è eliminato. Dobbiamo dimostrare – ha concluso – che siamo capaci di restituire la voglia di votare per e non unicamente contro”.

Sarkozy: “Non dimenticare l’avvertimento dato dagli elettori” – “Questa mobilitazione di elettori non deve essere usata come pretesto per dimenticare l’avvertimento dato dai francesi al primo turno – ha detto Sarkozy. L’unità nel partito, l’unione con il centro e il rifiuto di ogni compromesso con l’estrema destra ha permesso questo risultato. Per questo, questi principi devono restare nostri anche in futuro”.

Gelo nella roccaforte FN – Gelo e silenzio nella roccaforte del Front National a Henin-Beaumont alla lettura delle proiezioni del voto. Dopo qualche minuto, davanti al risultato della sconfitta di Marine Le Pen nel Nord-Pas-de-Calais, applauso di consolazione scandendo il nome “Ma-ri-ne, Ma-ri-ne”, e fischi e urla di fronte al discorso del vincitore Xavier Bertrand.

Male anche la nipote Marion – Nel Paca, la regione Provence-Alpes-Cote d’Azur, il candidato conservatore, Christian Estrosi (Republicains), conquista il 53,5% contro il 46,5% di Marion Marechal Le Pen, nipote di Marine.

FN sotto di 10 punti in Alsazia – Non va meglio al Front Narional nella triangolare del “Grand Est”, la regione Alsazia-Champagne-Ardenne-Lorena, dove il candidato dei repubblicani Philippe Richert conquista il primo posto. Secondo le prime stime è al 47,6% delle preferenze contro il 36,6% del candidato lepenista Florian Philippot. Meno del 16% per Jean-Pierre Masseret, il “terzo incomodo” dei socialisti che rifiutò l’ordine di scuderia di ritirarsi dalla corsa per favorire la vittoria della destra moderata.

In Corsica vince il nazionalista Gilles Simeoni – Il nazionalista Gilles Simeoni ha vinto il ballottaggio delle regionali in Corsica con il 35,34% dei voti, davanti a Paul Giacobbi (Diversi sinistra, 28,49%), Josè Rossi (unione destra, 27,07%) e Christophe Canioni (Front National 9,09 %).

FN fa record di voti – Con oltre 6,6 milioni di voti, il Front National ha battuto il suo record di preferenze in Francia, stabilito nel 2012 alle presidenziali. Il partito di Marine Le Pen non ha conquistato nessuna regione ai ballottaggi ma ha superato tutte le precedenti elezioni in numero di preferenze. Sul piano percentuale, con oltre il 28% ha superato il record del 27,73% di domenica. Ma con oltre 6,6 milioni di voti in termini assoluti ha battuto il numero di suffragi delle presidenziali 2002, quando Jean-Marie Le Pen arrivò al ballottaggio con 6.421.426 voti. (Tgcom24)

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