Milano 14 Dicembre – Sul palco della Leopolda va in scena l’eterno ritorno dell’uguale. Chiariamo subito due cose: l’Agnese del titolo è la moglie di Renzi e chi scrive non crede affatto che il Premier sia fedifrago. Qui siamo su piani più alti. A livello di archetipi. Matteo incarna il mito Prometeico del Superbo che sfida il Destino e per questo viene punito. Come Berlusconi prima di lui, questo paese perdona tutto meno che il successo. Ed ora tutte le innumerevoli balle passate clamorosamente sotto silenzio esploderanno per colpa dell’unico provvedimento di buon senso fatto passare da questo Governo, il Salva Banche. La Boschi è il fulcro di questo redde rationem dal sapore epico e tragico. Da giovane Ministro che riforma il vecchio Parlamento è passata nell’arco di qualche ora alla figlia del Banchiere che cerca di coprire gli orrori di papà. Che abusa della sua posizione per garantire l’impunità alla famiglia. Che cerca con forza, caparbietà e determinazione di rubare i risparmi di una vita ai suoi concittadini. L’accusa getta ombre profonde su una figura che si è sempre fatta descrivere come angelica. Che ha coperto la sua scarsa competenza con l’onestà. Insomma, il sospetto intacca proprio l’anticamera del Premier. Soprattutto se fosse vero quello che scrive Bechis, ovvero che anche i genitori di Renzi sarebbero in affari con Rosi, il presidente di Banca Etruria. In sostanza e riassumendo: il nuovo introdotto a Palazzo Chigi assomiglia sempre più al vecchio. Nemmeno alla stagione Berlusconiana, in realtà, ma a qualcosa che l’ha preceduta.
Renzi, ovviamente, è infuriato. Pubblicamente dichiara che attaccano la Boschi per colpire lui, ma un freddo calcolatore non può certo ignorare che il più grosso problema non è certo un Saviano qualsiasi. Se tutta la claque non si è scrollata di dosso delle voci vecchissime rilanciate da uno scrittore alla ricerca delle ultime luci della ribalta, un problema ci deve essere. E va cercato in profondità. Le cronache descrivono una ministra a pezzi, avulsa dal suo pubblico, ferita e colpita negli affetti più cari. Il che è comprensibile. La reazione di shock, l’assenza di spunto mordace, di forza di reazione, di polso e di carattere hanno lasciato il Premier allo scoperto. Maria Elena doveva fare da scudo. Doveva dimostrarsi inflessibile. Doveva incassare e rispondere. Si è dimostrata debole, confusa, inaffidabile. E questa è la colpa madre di tutte le colpe. Renzi non è imbarazzato, è furioso. La Boschi ha fallito nella prova più importante.
Come, invece, non ha mai fallito Donna Agnese, la moglie silente. Dura come l’acciaio ha sopportato tutto senza mai scomporsi. E’ passata attraverso la Buona Scuola senza fare una piega. Ha sopportato le chiacchiere su Maria Elena senza un fiato. Ve la ricordate Veronica Lario ed il caso del Papi? Ecco, qui siamo in un altro cosmo. Fedeltà, pura ed inadulterata. Che potrà, domani, eventualmente, passare all’incasso. Chiedendo la bionda testa dagli occhi cerulei sulla base della banale constatazione che oggi è solo un peso. Una zavorra, del tutto inutile. La riforma Costituzionale procede intatta ed oramai è blindata. La legge elettorale c’è già. La Boschi ha terminato la propria utilità, ma ha appena iniziato a mostrare quanto pericolosa possa essere, per la sua fragilità. Se gli Italiani perdonano tutto, meno il successo, Renzi perdona ogni successo, ma non tollera i fallimenti che lo scoprano. Qualcuno si ricorda come fu dimissionato Lupi per un banalissimo Rolex? Ecco, appunto.
Per cui, cara Maria Elena, stai serena. Nessuno ti toccherà mai. Non ti pugnaleranno alle spalle, non faranno pressioni perchè tu te ne vada. Ti lasceranno sola. Con te stessa. Con il ricatto di quello che la stampa può fare a tuo padre senza la tutela di Renzi. E poi ti faranno scegliere. E tu, secondo me, ma posso sbagliare, cederai. Se andrà così, mentre te ne andrai, guarda bene. Nell’angolo, lontana dai riflettori ci sarà Donna Agnese. E starà sorridendo.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,