Milano 14 Dicembre – Lo smog rimane e si accumula nell’aria di Milano. E fa giustizia di tutte le fesserie che per decenni la sinistra ha raccontato sull’ambiente.
Bastano alcune settimane senza pioggia e senza vento e le polveri sottili ristagnano e crescono nell’aria di Milano. E tutte le fantastiche misure della sinistra per abbattere l’inquinamento a che sono servite? Quanto è diminuito lo smog con Area C? E le piste ciclabili mal disegnate e peggio realizzate quante auto hanno tolto di strada in un freddo Dicembre? E le zone 30 km h, la Piazza Castello chiusa, i parcheggi per la sosta eliminati a cosa sono serviti se non a congestionare il traffico e a produrre nuovo inquinamento di auto che girano disperatamente?
Ora si corre ai ripari con appelli ridicoli del tipo “tenete le porte dei negozi chiuse ” o “abbassate il riscaldamento”, o anche con misure piu logiche come i biglietti scontati. Ma sono palliativi. Scommettiamo che fra poco verranno riesumate le inutilissime domenica senza auto?
Questo secco Dicembre una cosa però ce la ha svelata. Forse tutti divieti, le gabelle e le misure di Pisapia non erano per l’ambiente ma contro gli automobilisti. Forse l’odio per l’auto, per la libertà di mobilità privata ha sostituito altri pregiudizi anticapitalisti e antiindustriali che da sempre allignano nelle teste di sinistra.
Se non fosse così ad esempio i 25 milioni (piu relative multe) che il Comune incassa per area C sarebbero già stati investiti per Pulman elettrici, o per rendere meno inquinante l’immenso parco veicoli di Atm, Amsa, Comune etc.
E che dire del fatto che, ossessionato dalle auto, il Comune dimentica invece il riscaldamento? Pur avendo la possibilità di sviluppare il teleriscaldamento attraverso la sua azienda A2A, si procede con lentezza e 4 anni sono stati buttati via senza adeguare impianti di edifici pubblici e case popolari.
Manco uno studio poi per ammodernare la logistica di questa città basata ancora su furgoni diesel che, parcheggiati in seconda fila, scaricano le merci. Così pure per un lavaggio effettivo delle strade, che in periodi climatici come questi aiuterebbe.
E che dire degli zero incentivi comunali ai taxi che usano auto non inquinanti o delle numerose flotte di car sharing di cui solo l’ultima entrata in servizio dispone di auto elettriche?
Pisapia e Maran insomma ci hanno reso impossibile la circolazione, ci hanno riempito di gabelle e multe, ma non hanno programmato nulla in 5 anni per diminuire le emissioni inquinanti.
Fabrizio De Pasquale, Consigliere comunale di Forza Italia
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.