Milano 18 Dicembre – Fare, disfare, aspettare, ripensare sono le attività di una Giunta a cui, anche nei progetti ideologicamente più cari, sembra ispirarsi. Per quell’incontenibile spirito di incertezza e spesso di immobilismo che caratterizza il suo agire, per quella mancanza di una visione d’insieme che rappresenta un progetto serio, articolato, soggetto ad un’analisi urbanistica e ambientale indispensabile. E ancora la lentezza, il fare a metà, l’accantonare per negligenza, l’abbandonare per inefficienza….sono sintomi di una Giunta che sa discutere di primarie, che bisticcia sui candidati, che si preoccupa di salvare e far valere il proprio orticello di corrente all’interno di una sinistra allo sbando, ma che dimentica Milano e le sue esigenze. Un esempio? Riflette Urbanfile “Cos’è successo alla pista ciclabile del parco Sempione? 
Da oltre un mese i lavori sembrano fermi completamente o quasi.Manca da essere terminato il lato della Fossa (lato ferrovie) e il raccordo con via Pagano. Lavoro iniziato più di un anno fa e che ha suscitato non poche perplessità, visto che in Piazza Castello dopo la pedonalizzazione la pista era già inutile ancora prima di essere realizzata. In Viale Emilio Alemagna, Viale Molière e Viale Giovanni Milton, dove forse era più necessaria, visto l’abominevole uso che veniva fatto delle aiuole come parcheggi per auto, ancora appare in alto mare.” Un esempio che mette in discussione anche il buon senso dell’attuale Giunta.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano