Auto e moto: ecco tutte le novità

Notizie in evidenza

Milano 22 Dicembre – Dicembre, tempo di bilanci anche nel mondo dei motori. Bilanci difficili, visto come si sta chiudendo il 2015, un anno ricco di novità, di nuovi modelli, di tecnologia, di auto che stanno imparando a guidare da sole, un anno funestato però dallo scandalo Volkswagen per la truffa sulle emissioni scoppiato due mesi. Ed è inutile negarlo il dieselgate non solo ha danneggiato il gruppo tedesco in modo pesante, ma anche l’intera industria dell’automobile, incrinando il rapporto di fiducia tra produttori e automobilisti. E questi già credevano poco alle favole su consumi ed emissioni e forse tutti i costruttori – nessuno escluso avrebbero fatto meglio, negli anni a spingere per test di consumo più aderenti alla realtà e puntare a comunicare non il dato strepitoso che tanto piace agli uffici marketing, quanto piuttosto una realtà più semplice e trasparente: le auto di oggi inquinano e consumano poco. Molto poco.

E i risultati ottenuti sono tecnologicamente miracolosi. Ora l’affaire Volkswagen ha creato un danno che va riparato. Non si può, infatti, considerare l’industria dell’auto e i suoi prodotti come i classici brutti, sporchi e cattivi. Non lo sono le auto in generale e non lo sono le vetture del gruppo Volkswagen che di certo ha sbagliato e gravemente ma tutto si può dire meno che non costruisca auto eccellenti e con cura maniacale. E questo è un dato di fatto. Le ragioni del dieselgate non stanno in una ricerca di risparmi su ogni esemplare prodotto (Vw se volesse ridurre il costo ha ampi margini, basterebbe per esempio non verniciare gli interni dei cofani motore o adottare soluzioni costruttive più meno raffinate) ma hanno anche motivazioni di natura culturale nell’affrontare limiti alle emissioni molto spesso irraggiungibili o quasi stabiliti con criteri più ideologici che tecnici.

Ora è il momento di voltare pagina e di riscoprire l’auto in tutte le sue forme e funzioni. Già perché se da una parte (e lo si è visto bene al salone di Tokyo del mese scorso) l’auto è al centro del sistema di mobilità dall’altra non è solo uno strumento per muoversi da un punto A a quello B, magari affidandosi (in futuro) a sistemi di guida autonoma, ma è – è e resta – un oggetto emozionale, desiderabile e (perché no?) sempre divertente. E al salone di Los Angeles, conclusosi due settimana, fa l’auto si è riscoperta nel vero senso della parola con il debutto di due cabriolet d’eccezione: la Range Rover Evoque Convertible, singolare suv cabrio (ci aveva provato Nissan con la Murano CrossCabriolet con risultati non del tutto convincenti) e la piccola Mini cabriolet che rilancia l’idea della cittadina divertente da usare a cielo aperto.

E, a proposito di guida en plein air, la protagonista di questi giorni è la Fiat 124 Spider che a molti suscita ricordi ed emozioni. L’auto sviluppata con Mazda sulla base della Mx-5, ha una storia complessa (doveva dar vita all’Alfa Romeo Duetto) e invece è nata per rinnovare l’immagine del marchio italiano e sarà anche Abarth con un 1.750 cc (derivato da quello dell’Alfa 4C) con 200 cavalli. Insomma fiat torna a fare auto divertenti. E la parola divertimento è anche la chiave di lettura dell’appena terminato salone della moto e dello scooter di Milano dove a fianco di proposte di mobilità razionale ce ne erano tante altre che puntavo a emozionare e a stupire. Chi lo ha detto che muoversi non possa essere ancora piacevole?

Mario Cianfione (Il Sole 24 Ore)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.