Milano 22 Dicembre – Sono stati 3 bambini-kamikaze, dai 10 ai 15 anni di età, a farsi esplodere contro un checkpoint nello stato del Borno, Nigeria nordorientale, uccidendo sei persone e ferendone almeno 24. Lo riferiscono fonti dell’esercito nigeriano. L’attentato non è stato rivendicato, almeno non per ora, ma i sospetti cadono sul gruppo terroristico di Boko Haram. Un gruppo più pericoloso dell’Isis: secondo Global Terrorism Index, il rapporto annuale di curato dall’università del Maryland, negli Usa, il terrorismo islamico ha provocato la morte di 32.658 persone solo nel 2014 per terrorismo, l’80% in più rispetto al 2013. Il 51% delle vittime è stato causato da Boko Haram (6.644 morti, il 77% dei quali civili) e dall’Isis (6.073, il 44% civili). Circa otto morti ogni dieci sono stati registrati tra Afghanistan, Iraq, Nigeria, Pakistan e Siria.
Secondo i dati di Amnesty International negli ultimi sei anni gli estremisti islamici hanno fatto circa 20.000 morti e cacciato dalle loro case 2,3 milioni persone.
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