Trenta Multinazionali cinesi in Regione per investire: il vicepresidente Sala guarda in Oriente

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Milano 24 Dicembre – Trenta multinazionali cinesi in Regione Lombardia per incontrare il tessuto imprenditoriale e le associazioni di categoria lombarde. Tra i nomi presenti  realtà come Huawei, China Construction Bank, Air China e Bank of China , tutte interessate a investire sul territorio lombardo. E’ l’Italy-China Networking Day, il grande evento organizzato nei giorni scorsi a Palazzo Lombardia da Associazione Lombardia Cina, Fondazione Physeon, AICI (Associazione delle Imprese Cinesi in Italia) e CCPIT (China Council for Promotion of International Trade). Padrino d’eccezione della manifestazione il Vicepresidente della Regione, Fabrizio Sala, che dopo la delega ad Expo 2015 ora ricopre quelle delle Relazioni internazionali e dell’Internazionalizzazione delle imprese.Foto2

Ed è proprio Sala ora a proporre che questo evento divenga un format ripetuto a cadenza costante. “Dobbiamo isituzionalizzare i momenti di incontro fra le imprese, realizzando una vera e propria piattaforma che possa favorire gli scambi. Il matching fra le imprese è uno degli obiettivi principali per tutto il 2016, anche per cogliere a pieno l’eredità e le opportunità offerte dall’Expo che ha visto la Cina protagonista indiscussa a livello internazionale. L’Italia, fra l’altro, è il terzo Paese, dopo Gran Bretagna e Francia,  ad attrarre investimenti. Inoltre  l’ingresso nel Fondo monetario internazionale (Fmi) della moneta cinese ci fa affermare che la Cina non è solo un’opportunità, ma anche una sicurezza per la nostra economia. Negli ultimi mesi abbiamo incontrato parecchi operatori finanziari e società di gestione dei capitali che ci hanno spiegato che per loro è importante investire nel nostro tessuto economico e nelle nostre piccole e medie imprese, la parte più flessibile ed innovativa della nostra economia”. Da questa segnalazione nasce lo studio di “fondi di investimento misti a capitali pubblico privato che vada nella direzione delle start up, delle piccole imprese, ma anche di quelle grandi che fanno innovazione e ricerca. Settore per il quale ci siamo impegnati a raddoppiare gli investimenti “.

E proprio sul versante dei rapporti con la Cina è stato grande l’impegno negli ultimi mesi dell’assessore lombardo  e dall’Associazione Lombardia Cina, rappresentata dal presidente Massimiliano Ferrari , che nel corso di Expo hanno organizzato diversi incontri di alto livello tra realtà cinesi e lombarde, come con la collaborazione e il patrocinio dato alla realizzazione del Fortune Fountain Prosperity Forum svolto nel mese di ottobre a Milano e organizzato dall’edizione cinese del prestigioso Financial Times.  I risultati di questi incontri si sono realizzati nell’interessamento di alcuni grossi gruppi cinesi ad esempio per il comparto infrastrutturale, con incontri che proseguono serrati.

Ma non è finita. I dati dell’interscambio tra Cina e Lombardia hanno infatti avuto un impulso straordinario grazie a Expo anche secondo i dati della Camera di commercio di milano: gli affari superano i sette miliardi di euro nei primi sei mesi del 2015, con una crescita del 13%. Numeri importanti quelli dell’export: 1,6 miliardi, con una crescita del 5,1%, un terzo di quello nazionale. Milano, prima con oltre la metà del totale lombardo, aumenta il suo interscambio del 18,9%, passando da 3,1 a 3,7 miliardi. Seguono Bergamo (8,1%, +8,3%) e Brescia (7,5%, +18,4%). In forte crescita Mantova che segna un +72,4% rispetto al 2014 e Pavia +21,7%. Si importa soprattutto elettronica (21,3% del totale) e si esportano macchinari (32,2%). Ma si fanno molti affari anche nel settore del tessile e abbigliamento, sia nell’import (il 16,7% delle importazioni, +18,5% rispetto al 2014) che nell’export (un quinto circa delle esportazioni, +32,8%). Emerge da un’elaborazione su dati Istat con raffronto al medesimo periodo del 2014.

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