di Claudio Bernieri
Milano 28 Dicembre – Ho fatto un sogno.Tutto era già pronto: Monica Maggioni e cento inviati di guerra schierati a Fiumicino, la banda di Emergency con Jovanotti tenore pronta a cantare “Tu scendi dalle stelle”, e una mega troupe MTV pronti a riceverli. Lui, Renzi in divisa della Folgore, e il povero fuciliere Girone accanto sulla pista degli atterraggi. Padre Alex Zanotelli pronto a benedirli. Mattarella anche lui in mimetica, ma della Guardia Forestale: e crocerossine pon pon con la Pinotti e Giuliana Berlinguer tamburine, un rinfresco della Santegidio catering, la banda degli ottoni dei centri sociali milanesi col primo trombone Maiorino. La Mannoia a cantare “Fin che la barca va”. E infine il presepe, con Girone, il bue e l’asinello, preparato nella zona free dello shopping dell’aereoporto. E poi ? Renzi in diretta per 24 ore, a spiegare agli italiani come aveva fatto a liberare dai mariuoli indù il fuciliere Girone, reduce da tre anni di sfottò internazionali.
I titoli dei giornali della stampa zerbino: Mattarella il grande tessitore. Renzi come Machiavelli. Gentiloni il nuovo Metterninch.
Tutti si attendevano insomma il rilascio per Natale del fuciliere eroe Girone. Lo scambio sembrava imminente. I presupposti dell’intrigo internazionale: Mattarella aveva graziato due onesti agenti Cia che avevano combattuto i terroristi islamici ma erano incappati nelle sgrinfie delle toghe rosse. Messi sotto accusa. Inseguiti da un ordine di cattura per Islamofobia…
Poi la velina sul Corriere della Fiat: Renzi aveva telefonato a Obama per fargli gli auguri e intanto chiedere aiuto, per sollecitare la liberazione dell’eroe fuciliere. Venduto per un piatto di lenticchie e di contratti da Monti. Renzi aveva persino mandato altri 450 soldati a far la guardia alla diga di Mosul, per ingraziarsi Obama. Insomma, Elkann già pronto a piazzare elicotteri Alfa Romeo e portaerei Fiat agli indiani.
E Monti, il simpaticone rettore della Bocconi, che aveva tradito i due marò, anche lui ad attendere nella diretta Rai il Girone e magari dargli una laurea ad honorem in economia e commercio. Renzi aveva organizzato ogni dettaglio: nell’ora del cenone di Natale era pronto a far interrompere le trasmissioni: poi la overdose di dirette, con la Maggioni accanto: MTV, la7, Rai3 e a seguire la superintervista di Fazio, per far cassa di voti e far dimenticare il canone Rai in bolletta: Renzi aveva già provato la scena della scaletta dell’aereo a Fiumicino, con la consulenza di Maria Annunziata. Doveva scendere imitando Wanda Osiris.. E ecco arrivare l’happy end del sogno: Renzi scendeva dalla scala di un aereo militare al braccio di Girone … canticchiando come in un varietè: “sentimentale sei tuuuu”.
Poi una edizione straordinaria di “In mezzora” che sarebbe durata 24 ore…
Una valanga di voti. Renzi nella diretta avrebbe interrotto il pranzo di Natale di 50 milioni di italiani. Un colpo di teatro: 50 milioni di voti. Verdini impegnato a tagliare il panettone. La Boschi che annunciava il suo fidanzamento con Girone. Maggioni a rete unificate a spiegare agli italiani: “ Girone è stato finalmente liberato grazie all’intervento di Renzi che ha creduto nel Pil e nella 500 Fiat ”. Poi Renzi di nuovo in conferenza stampa, a messa col Papa, e altre ore e ore di trasmissione…
Di nuovo i risparmiatori a investire nei bond della Banca Etruria. E invece Renzi ha fatto flop. Mi sono svegliato in un bagno di sudore.
Era ormai il giorno di santo Stefano. Il suo fuciletto di latta aveva solo sparato un turacciolo di balle: da povero bimbominchia Renzi non andava all’incasso in banca Etruria, scavalcando il cassiere e urlando: O Girone o la vita.
Insomma, una rapina in meno. Poveraccio Girone. Gli sberleffi dei colleghi marines. Delle SAS inglesi. Dagli alpini. Se fosse toccato a un fuciliere americano in un week enk sarebbe stato liberato da un blitz di teste di cuoio. Che ridono delle teste di rapa dei ministri italiani.
E invece nisba. Mi sono svegliato davanti alla triste realtà mediatica. Gli indiani non hanno mollato Girone e Fiumicino non ha trasmesso la diretta.. Obama ha snobbato il povero lacchè Renzi, non ha nemmeno preso in considerazione la sua assurda richiesta di aiuto. Lui fare quello che dovevano fare gli italiani da anni: la voce grossa?
E sveglio, sono di fronte alla triste realtà. Il nuovo anno comincia male. Una informativa preoccupa ora l’eterno ambasciatore Sergio Romano e tutto lo staff di pensatori che circonda il ministro delle Fiaccolate Gentiloni. Pare che l’Isis stia pensando al colpaccio: vuole arrestare con qualche pretesto i 450 militi italiani di Mosul: è già pronta la fatwa da leggere nella moschea di Bagdad: i parà italiani dalla diga hanno sparato e ucciso due pastori scambiandoli per cammelli.
I 450 soldati italiani finiranno sotto processo a Bagdad, con il nuovo anno: rischiano il taglio della mano. La Pinotti li lascerà tutti catturare. Poi Monti interverrà per farli tornare nel prossimo Natale in Italia: ma li rimanderà tutti indietro dopo Capodanno, per non perdere i contratti che la Fiat avrà stipulato nel frattempo per vendere le sue Jeep Renegate al Califfato. E i 450 parà saranno messi agli arresti domiciliari e ospitati alla ambasciata italiana di Bagdad, trasformata in residence. Tra gli sberleffi di tutti i corpi d’élite della terra.
“Sono qui con Topolin – a cantar che aumenta il Pil “…intonerà nei prossimi giorni Renzi in diretta su Rainews, dopo il telegiornale.
No, meglio tornare a dormire.