Milano 30 Dicembre – Una voragine nella strada, profonda dodici metri. Solo la fortuna evitò una possibile tragedia, nell’estate di un anno fa, in corso di Porta Romana . Successe di mattina presto, tra le 5 e le 6.30 di quel 26 luglio, quando 55 millimetri di pioggia si rovesciarono sulla città. Ma che una carreggiata sprofondasse a quel modo in pieno centro, non era mai capitato. Le famiglie del civico 124 del corso, di fronte all’enorme buca, ma anche quelle di altri due palazzi di via Vaina, una trentina in tutto, vennero evacuate per motivi sicurezza.
Accadde – sostiene ora la Procura – a causa di lavori malfatti nella realizzazione di box interrati. Una paratia di legno dove sarebbe servito ben altro materiale. Così ora, chiusa l’inchiesta giudiziaria, a rischiare il processo con l’accusa di crollo colposo sono i due amministratori unici delle imprese coinvolte, la committente Santa Cristina srl e l’affidataria Guffanti Vega srl., il direttore dei lavori e l’amministratore del condominio di corso di Porta Romana, che non sarebbe intervenuto con urgenza dopo un primo smottamento minore, ma a seguito di un altro nubifragio avvenuto venti giorni prima di quello che poi aprì la voragine. (Il Giorno)
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845