Sala, Arlecchino servo di mille padroni

Milano

Milano 4 Gennaio – Sala, candidato in pectore del centrosinistra, chiede di sospendere gli esami del sangue. Lui è sano, punto. Sano… Di sinistra, dice lui. Ma è come certe persone, ambosessi, di dubbia morale, che alla fine si lamentino se i possibili partner li guardano con sospetto e chiedono esami medici per accertarsi siano in salute. In sostanza, l’essere integro politicamente è come l’essere donna, parafrasando Margarete Thatcher. Se devi dimostrarlo, non lo sei. Oggi Giuseppe Sala, rilascia una poderosa intervista. In cui dice che farebbe i matrimoni gay con i Grillini, le primarie con Pd e Sel, il governo della città con i volenterosi (leggasi, chiunque ci stia). Insomma, uno dai gusti raffinati ed estremamente esclusivi. Ovviamente in casa sua, le persone libere qualche dubbio continuano ad averlo. Ma lui è implacabile. Anche con l’Expo ha fatto politica. Ed una politica di sinistra, dice lui. Tradendo, evidentemente, il mandato conferitogli dalla Moratti. Tradendo il suo ruolo di amministratore. Tradendo tutto ciò che aveva giurato di servire. Complimenti, un uomo retto, se mai ve ne fu. Il problema degli spergiuri, in effetti, è che è un abito mentale difficile da dismettere, profondamente radicato e intrinseco a talune nature. Oggi, quindi, il nostro ritorna e chiede di essere creduto. Su quali basi, lo abbiamo appena visto. Peraltro, sempre nel perfetto stile appena narrato, racconta di pressioni fortissime esercitate nel corso del suo mandato. E, secondo quanto dice, rifiutate virilmente. Salvo, per non eccedere in una virilità che potrebbe farlo apparire machista, evitare accuratamente di fare nomi, procedendo per mezze verità e gravi insinuazioni. Chi ha fatto pressioni? Su cosa? Ovviamente non lo sapremo mai, se ce lo dicesse dovrebbe anche spiegare perché nulla ha denunciato ed è stata la magistratura a dover decimare i collaboratori di questa grandiosa impresa. Ma il più grande, il più mirabile ed il più rivelatore dei suoi interventi avviene quando, citando per sfida Pisapia, dice che lui, le palle, le ha eccome. Ha amministrato così bene e così efficientemente Expo che una bazzecola come la quotidiana amministrazione di Milano non riesce nemmeno ad impensierirlo, figuriamoci a spaventarlo. Lui è in pole position. Sì, vi capisco. Anche a me questo discorso pare lunare. Ma ci vogliono un paio di precisazioni.

Probabilmente nessuno gli ha ancora spiegato che esiste una cosa chiamata Patto di Stabilità. Questo curioso artefatto giuridico è pensato per impedire a quelli come Sala di risolvere “alla Expo” i problemi. Ovvero, spendi che ti passa. Lui si lamenta che sia una gabbia. Ed ha ragione. Serve proprio per tenere dentro quelli come lui. Dopotutto certo che Expo è venuto bene. Solo che stavolta non hai un governo succube che può ripianare ogni buco. E non hai nemmeno un regime legislativo che ti consente di saltare tutti gli ostacoli, planare sui problemi ed infine salvarti da ogni raffica ostile. no. Stavolta devi giocare come tutti gli altri. E, aggiungiamoci, devi pure mettere mano ai disastri che i tuoi alleati chiamano grandi successi. E non potrai farlo. Perchè, caro Giuseppe, hai appena dimostrato a tutti che hai una paura bestia di essere attaccato sulle tue 50 sfumature di rosso. Quindi ogni volta che metterai le mani da qualche parte, ti pioveranno addosso critiche e fuoco amico. Quanto resisterai? Mi pare che la tempra, se anche ci fosse stata prima, ora sia logora.

Ma non è finita. La perla nascosta riguarda l’inquinamento. Lui allungherebbe la metropolitana e punterebbe sul trasporto pubblico. Dopotutto, idea che fallisce non si cambia. E questo, gli va dato atto, è una cosa prettamente i sinistra. Gliene vorrei, per generosità, suggerire un’altra con cui stupire i suoi detrattori interni. La cosa più di sinistra, in assoluto, è perdere le elezioni Lo faccia e nessuno avrà più dubbi sulla sua fede politica.

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