Milano 6 Gennaio – REDDITO DI AUTONOMIA, GALLERA: POSITIVA LA PRIMA SPERIMENTAZIONE, NEL 2016 PRONTI 200 MILIONI PER CONSOLIDARE LE MISURE
“La sperimentazione di alcuni provvedimenti voluti da Regione Lombardia che vanno sotto il nome di Reddito di Autonomia si è conclusa a dicembre con grande successo. Nel 2016 rilanceremo le azioni con uno stanziamento di 200 milioni di euro al fine di consolidare, puntualizzare e rendere ancora pù efficace la nostra azione. Le risorse a disposizione sono limitate, per questo con il Presidente Maroni non abbiamo voluto offrire in maniera indiscriminata un’inutile mancia in stile renziano, ma abbiamo messo in campo azioni mirate per dare un aiuto concreto ai lombardi in difficolta in settori specifici: dall’assistenza sanitaria alla casa, dal sostegno alla natalità e a specifiche fragilità al fine di dare un aiuto concreto ai lombardi in difficoltà. L’obiettivo era offrire a una categoria precisa di persone strumenti, azioni specifiche e politiche attive di accompagnamento volte al mantenimento e al recupero della propria autonomia e in grado di aiutarle concretamente a uscire da situazioni di disagio”. Così ha commentato l’assessore al Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale, Giulio Gallera, la conclusione di una prima fase di sperimentazione del Reddito di Autonomia.
“Tutte le misure – ha spiegato l’assessore Gallera – hanno dato un riscontro positivo. Con l’esenzione del ticket sanitario, partita tre mesi fa, Regione Lombardia ha dato una risposta a un bisogno concreto di 10.000 lombardi in difficoltà nell’affrontare le spese per visite ed esami, una misura che a regime nel 2016 arriverà a coinvolgere 100.000 persone in tutta la regione. Il bonus affitti ha avuto una risposta interessante con circa 25.000 adesioni. Una misura che ci ha permesso di ampliare la platea cui attribuire il bonus e intercettare i bisogni di chi è davvero in difficoltà su un bene primario come la casa o le spese ad essa connesse. Lo scorso maggio avevamo avviato il primo bando dedicato alle famiglie con un Isee inferiore a 7.000 euro coinvolgendo 18.000 persone, e dallo scorso dicembre abbiamo esteso questa misura anche a chi ha un Isee fino a 9.000 euro e prorogato il termine per la presentazione delle richieste al 30 gennaio 2016. Questo ci ha permesso di intercettare altre 4.000 persone e stimiamo di arrivare a 6.000. La sperimentazione del Progetto di inserimento lavorativo (PIL) – ha spiegato ancora Giulio Gallera – è stata preziosa e ci ha permesso di comprendere che spesso chi è disoccupato da oltre 3 anni non necessita solo di un percorso formativo ma di un percorso creato ad hoc che preveda anche un sostegno di tipo psicologico e sociale. Già con l’assessore Aprea abbiamo avviato un bando per selezionare partner sul territorio che abbiano una comprovata propensione all’accompagnamento di queste persone fragili, come centri per l’impiego, associazioni, cooperative sociali, fondazioni, che ci aiuteranno a creare persorsi personalizzati. Nel 2016 insieme a questi partner proporremo politiche in grado di aiutare questi soggetti con difficoltà acute a rientrare nel mondo del lavoro. Il bando per l’assegno di autonomia per anziani e disabili si sta aprendo adesso con il coinvolgimento delle reti sociali sul territorio, ben 75 dei 98 Ambiti territoriali vi hanno già aderito. Entro il 5 di febbraio faremo una verifica dell’andamento del servizio per rilanciarlo al meglio. Molto positivo anche il riscontro del bonus bebè con circa 2000 richieste.
La prima fase della sperimentazione è stata un successo perché siamo riusciti ad aiutare un numero significativo di lombardi e inoltre e abbiamo acquisito informazioni che risulteranno assolutamente preziose nel 2016 in questa nuova fase. Dedicheremo i prossimi giorni ad approfondire e valutare le misure di sostegno alle povertà contenute nella legge di stabilità perché la nostra azione non si sovrapponga a queste. Le prossime settimane le dedicheremo invece al confronto serrato con i principali stakeholder sul territorio che si occupano di fragilità come Comuni, centri per l’impiego, sindacati, terzo settore e mondo del no-profit, al fine di consolidare, puntualizzare e rendere ancora pù efficace l’azione di Regione Lombardia. Un pacchetto di risorse molto rilevante, 200 milioni di euro, l’esperienza accumulata in questi mesi e il confronto con il territorio ci consentirà di fare del Reddito di Autonomia uno degli strumenti più efficaci e concreti del welfare lombardo”.
Milano Post
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