Uno pneumatico intelligente che può dimezzare gli incidenti

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Milano 10 Gennaio – Anche gli italiani entrano nell’ambito mercato delle connected car. È tutto made in Italy il progetto Smart tyre, nato dalle menti di Arash Golamzadeh Nasrabadi, Alessandro Biondi, Alessio Balsini e Davide Calvaresi della scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. La loro startup, Wriggle Solutions, ha infatti brevettato un sistema informatico in grado di rilevare lo stato d’usura delle gomme delle automobili, segnalando eventuali danneggiamenti.

Più sicurezza alla guida

Si tratta di un sistema di sensori e unità di elaborazione dati che s’integra con i computer di bordo dei veicoli tramite le tecnologie dell’Internet of things L’hardware, grazie a complessi algoritmi, rielabora le informazioni captate dai sensori che sono posizionati sugli pneumatici e allerta il guidatore in caso si verifichino problemi. «Il sistema suggerisce al conducente il momento migliore per cambiare le gomme del veicolo. I vantaggi di questo servizio sono molteplici: si possono prevenire gli incidenti, che nel 43% delle circostanze sono dovuti proprio alla mancata manutenzione degli pneumatici, e inoltre si possono ridurre notevolmente i consumi energetici, con un taglio dei costi operativi stimati dall’2% al 3% annui. Circolare con gomme in cattive condizioni fa aumentare il dispendio di carburante», spiega Arash Golamzadeh Nasrabadi, Ceo di Wriggle Solutions.

Sul mercato dal 2017

Il sistema è ancora in una fase sperimentazione e la startup ha già avviato contatti con le maggiori aziende produttrici di pneumatici per testare l’apparecchio. Il lancio sul mercato è previsto nel 2017 e i quattro giovani si stanno dando da fare. Proprio a dicembre la Wriggle solutions è entrata a far parte di Ego, un programma di accelerazione d’impresa inaugurato dalla Ericsson. Per due anni i quattro ricercatori avranno un proprio ufficio nel Campus Ericsson di Roma e saranno supportati dalla multinazionale svedese nello sviluppo del loro progetto, attraverso consulenze gratuite e la fornitura di nuovi contatti commerciali.

Missione: auto conessa

L’ambizione dei fondatori della Wriggle solutions è quella di “aggredire” il mercato delle auto connesse, in particolare in quello della sensoristica su gomme, che, secondo stime americane, nel 2019 genererà un giro d’affari di 5,6 miliardi di dollari. La ricerca dei partner industriali è appena cominciata. Si guarda con interesse alle casa automobilistiche, alle aziende produttrici di pneumatici ma anche alle compagnie assicurative, che grazie alle black box stanno ormai cominciando a rivoluzionare l’offerta dei loro servizi, vendendo polizze personalizzate e definendo in premi assicurativi in base al comportamento di guida del cliente. E il progetto Smart tyre asseconda il trend. «Con questa tecnologia si potrà risparmiare sul premio assicurativo dal 15 al 25%», calcola il Ceo di Wriggle solutions. La logica è quella delle prevenzione: disponendo di un sistema che segnala in tempo reale lo stato di usura delle gomme ed eventuali danni si può intervenire tempestivamente ed evitare che si verifichino incidenti, con benefici in termini di risparmio sia per la assicurazioni, per le quali i costi di risarcimento saranno più bassi, sia per i clienti che in questo modo non vedranno lievitare il prezzo della loro polizza. (Corriere innovazione)

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