Milano 12 Gennaio – E’ di origine siriana il kamikaze che ha compiuto l’attentato di Istanbul che è costato 10 morti e 15 feriti. Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. Fra le vittime, ha precisato, ci sono cittadini turchi e stranieri. “La Turchia continuerà a combattere il terrorismo e le organizzazioni terroristiche” ha affermato.
In una conferenza stampa successiva, tenutasi al termine di un vertice di emergenza, il vice premier turco Numan Kurtulmus ha confermato che il responsabile è un uomo nato in Siria, non ne ha indicato il nome, ma ha riferito che è nato nel 1988. I legami dell’attentatore con Isis sono poi stati confermati dal primo ministro turco, Ahmet Davutoglu. Pare che l’attentatore fosse recentemente entrato in Turchia dalla Siria e non era nella lista turca di sospetti militanti sotto osservazione.
A quanto pare la maggior parte delle vittime, sono tedesche. A confermarlo in una telefonata alla cancelliera Merkel il primo ministro Davutoglu. La stessa Bild, citando altre fonti turche, ha subito parlato di 9 turisti tedeschi morti. Notizia poi confermata anche dal governo turco. Tra le vittime, fa sapere il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, anche dei turchi. Feriti poi un norvegese e almeno un peruviano.
La Farnesina sta verificando se ci sono italiani coinvolti nell’esplosione e raccomanda ai connazionali di evitare la zona di Sultanahmet a Istanbul e di attenersi alle indicazioni della autorità di sicurezza locali. Lo si legge sul sito Viaggiare sicuri. Per emergenze i cittadini italiani possono chiamare il Consolato Generale contattabile al numero 00905554585844.
L’esplosione è avvenuta alle 10.18 locali, le 9.18 in Italia, a piazza Sultanahmet, nel centro storico di Istanbul. La piazza è il principale punto turistico della metropoli turca con il complesso della Moschea Blu. L’esplosione, è stata così forte da essere udita in tutto il quartiere. Sulla scena sono subito arrivate molte ambulanze, camion di pompieri e auto della polizia, mentre le forze dell’ordine hanno isolato la zona, nel timore di un’altra esplosione.
Quasi in contemporanea una seconda deflagrazione si è verificata in altra zona ella città, in un hotel in costruzione nel quartiere di Maltepe. Nell’edificio in fiamme delle persone sarebbero rimaste intossicate, mentre diverse altre sarebbero state evacuate. Anche se i media turchi tendono ad escludere collegamenti con l’attentato in piazza Sultanahmet, un’indagine è comunque in corso. Nell’incendio 14 operai presenti sul cantiere, dapprima rimasti intrappolati, sono stati intossicati dal fumo e quindi portati in ospedale, mentre altri 6 operai hanno dovuto essere salvati dai vigili del fuoco.
L’Unione europea condanna l’attentato “Attacco brutale”, dichiara il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk. “Ue e Turchia sono unite contro tutte le forme di terrorismo”, scrive invece l’Alto rappresentante Federica Mogherini. Interviene anche il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg: “Non ci può essere giustificazione per tali attacchi”.
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