Sicurezza, allarme rosso in città, ma per la sinistra il tema non esiste

Milano

Milano 12 Gennaio – Assalti a bus, furti in serie, anziani aggrediti e rapinati, adolescenti persino accoltellati: il bollettino della cronaca milanese  riporta decine di casi gravi di criminalità in città.
I milanesi sono sempre più preoccupati per l’emergenza sicurezza in città, con le periferie completamente abbandonate ai delinquenti e al degrado.
La questione sicurezza è completamente nascosta nei dibattiti per le primarie, confronti molto radical chic ma poco attenti alla realtà di tutti i giorni. C’è chi pensa agli assessori gay, chi ripropone le moschee e vuole il diritto di voto per gli immigrati alle amministrative e chi è più indaffarato a etichettarsi di sinistra ma nessuna proposta o riflessione sulla criminalità in città.
D’altronde si fidano esclusivamente di Granelli, l’assessore fantasma che recentemente si è vantato del suo (inesistente) lavoro, dei (pochi) controlli in città, della collaborazione tra assessorato e forze dell’ordine.
Intanto i quartieri periferici ancora attendono le telecamere promesse ad agosto e la giunta piuttosto di parlare di criminalità avanza patetici progetti da sviluppare nelle zone come “il patto sicurezza locale” che di sicurezza come la intendono normalmente i cittadini non ha proprio nulla. Si discute esclusivamente di “coesione sociale” e di soldi, in chiave elettorale, per l’integrazione e si prova, persino, a bloccare l’annunciato sgombero di uno dei campi rom a più elevata concentrazione di delinquenti (Via Idro)
Questa è l’attenzione della sinistra sul tema sicurezza, le priorità sono sempre altre, di sicuro non quelle che toccano veramente i milanesi.

silvia-sardoneSilvia Sardone

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