Milano 15 Gennaio – È iniziata con un paio di telefonate, due segnalazione da parte di cittadini di via Lodovico il Moro, lungo il Naviglio, che parlavano di un movimento sospetto di auto, spesso di lusso, che venivano spostate dentro e fuori i box di un hotel della zona. Così, per qualche giorno, gli investigatori della Polizia locale (unità Problemi del territorio) si sono appostati in zona. E così la mattina di qualche giorno fa, 8 gennaio, poco dopo le 9, gli agenti hanno notato un uomo che con manovre frettolose si infilava nei sotterranei alla guida di una Bmw X1, seguito da un secondo uomo al volante di una Renault. Le stesse due persone, dopo 10 minuti, sono uscite, ma stavolta guidavano un’auto diversa. A quel punto gli agenti hanno fatto un controllo sulla targa della Bmw: rubata. «Le segnalazioni erano giuste». Così hanno deciso di restare lì, in attesa. L’operazione che ha permesso di arrestare due ladri di auto si è chiusa in poche ore. Con un sospetto, vista la frenesia dell’attività: che Graziano Cannizzaro e Nicola Casabona (il loro arresto è stato convalidato lunedì) avessero messo in piedi una sorta di agenzia di furti a livello imprenditoriale. Poco dopo le 14 dello stesso 8 gennaio, i due sono infatti ricomparsi di fronte all’hotel sul Naviglio Grande con una Bmw 530, anche questa da poco rubata, seguita dalla stessa Renault utilizzata come staffetta.
Da un accertamento, i due box dell’albergo nei quali i due sistemavano le auto rubate erano occupati abusivamente. A sostenere l’ipotesi di due ladri «professionisti», che lavoravano a ritmo quasi industriale, sono i risultati delle perquisizioni: gli agenti del vice commissario Daniele Lo Presti, coordinati dal comandante Tullio Mastrangelo, hanno trovato cacciaviti, grimaldelli, martelletti per spaccare i vetri, nastro isolante, due chiavi di Bmw con i circuiti elettronici modificati e un sofisticato «disturbatore» di frequenze. I due sono stati arrestati per ricettazione in concorso (non c’è la prova che siano stati proprio loro a rubare materialmente le auto) e uno anche per resistenza, perché tentando la fuga teneva un pugno un cacciavite contro gli agenti. Le due macchine erano state rubate da qualche ora e sono state restituite ai proprietari il giorno stesso.
Uno dei due cittadini ha inviato una lettera al Corriere: «Ho subìto il furto della mia auto in corso Sempione, da parte di persone dotate di dispositivi elettronici sofisticati che sbloccano la centralina di accensione. Ma quello che non potete nemmeno lontanamente immaginare è che la constatazione del furto della mia auto non è avvenuta andando al posteggio, ma quando mi ha telefonato la Polizia locale del Comune di Milano dandomi tre notizie: che mi avevano rubato l’auto, che la macchina era stata ritrovata e che avevano arrestato i malviventi. La squadra “Problemi del territorio” della Polizia locale mi ha aiutato a recuperare l’auto senza alcun appesantimento burocratico, con grande disponibilità e simpatia. Meritano un pubblico ringraziamento». (Corriere Milano)
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