La sensualità di Milano

Le storie di Nene Milano

Milano 18 Gennaio – Milano e il fascino di una sensualità nascosta, da scoprire nella luce ocra dell’autunno, nel grigio della nebbia, nel livore dell’inverno, nel sorriso della primavera, nei lampi di colore dell’estate. La luce in quel cielo “così bello, quando è bello” che dialoga, che si impenna, che si spezza nei vicoli d’ombra, che si dilata nei parchi, che traspare tra le case, che s’imbroncia sui grattacieli, che si perde nell’abbandono della sera. Quella luce che è di Milano e non potrebbe essere di un’altra città. Che sa ammiccare sorniona, che invita alla tenerezza nelle lunghe ore del tramonto, che si concede apertamente nelle serate d’estate, che fa promesse baciando le prime glicini in primavera. Mai sfacciata, mai imperativa, mai invadente. Vicolo-Lavandai-originale-iStock_000018808843LargeUna luce attraversata dal tempo, una luce educata, una luce che avvolge con la magia dei mezzi toni, quasi fosse filtrata dalle buone maniere, dall’ironia. Una luce che invita a scoprire le cose, che indica il fuoco nascosto, che trasfigura una sensualità nascosta. E Milano appare nella sua bellezza di donna austera, ma piena di grazia, un po’ bastarda e un po’ bon ton, spregiudicata e tradizionale, contraddittoria e accogliente. Milano e il fascino di una verità da ricercare, da perseguire, nell’evoluzione di una città aperta all’innovazione,  ma che sa mantenere la profondità della sua anima. Perché ancora, nonostante l’occupazione indiscriminata di “ospiti” venuti da molto lontano, la veggia Milan conserva la sua magia

“Gh’è ‘sta Milan colossal,

“Grand Hotel, grattaciel, la Metropolitana,

Supermercaa, gran via vai, autobus e tramvai e la gent a fiumana,

Ma in de ‘sto gran polpetton,

a se salvaa amò on canton,

L’è ch’el fettin de città,

che la gent milanes a ghè pias ritroà,

Sottobrascett per la veggia Milan,

in doe tutti i casett gh’an al massim  tri pian,

Piccol finester coi bei vas de fior

ornaa de tendin coi disegni a  color.

Vegg costruzion senza celebrità

che senten de nott el navili parlà,

ai milanes el ghe manda on appel

fee no sparì ‘sto canton insci bell.” (Nino Rossi)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.