La vergogna dell’ uso ideologico delle istituzioni da parte delle amministrazioni di sinistra.
Milano 19 Gennaio – La cosiddetta “Casa dei Diritti” del Comune di Milano è un ufficio comunale, partorito dalla amministrazione arancione.
Ha pure un sito internet e una pagina Facebook (?!).
Alcuni giorni fa, su questa pagina è apparsa la condivisione alla manifestazione dell’ ARCI GAY per il DDL Cirinnà.
Perché una struttura comunale, con i soldi dei contribuenti, e a nome di tutti i cittadini, deve fare propaganda di parte?
E perché “condividono” certe iniziative e non altre? Ad esempio sappiamo nei prossimi giorni ci sono in programma a Milano anche le manifestazioni delle Sentinelle in Piedi, che hanno opinioni diametralmente opposte a quelle dell’ Arci Gay. Ma nessuna “condivisione” in merito è apparsa sulla pagina facebook della “casa dei diritti”.
Se guardiamo anche il sito Internet della “casa dei diritti” troviamo lo stesso atteggiamento di parte.
Mettono in evidenza certe cose e ne tralasciano altre. Parlano di “comunità LGBT” , di “dichiarazione anticipata di fine vita”, di “combattere gli stereotipi”.
Perchè mai la “comunità LGBT” deve essere privilegiata rispetto alle altre comunità (ad esempio quella dei chi è eterosessuale)? Perchè si parla di “fine vita” e non di “diritto alla vita” (ad esempio per i bambini abortiti)? E gli “stereotipi” cui fanno riferimento nella home page, quali sarebbero?
Insomma il solito vizio totalitario e disonesto di certe forze politiche che, si sentono autorizzate indebitamente ad utilizzare le strutture pubbliche la loro propaganda.
Ovviamente mischiando la propaganda di parte all’ interno di altre cose di ordinaria amministrazione, in modo da non dare nell’ occhio e da mettersi al riparo dalle critiche (chi si opponesse passerebbe per un infame che combatte “contro i diritti”…).
Angelo Mandelli
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