Video reportage di Claudio Bernieri
Musiche originali di Luciano d’Addetta
Milano 19 Gennaio – In quel gazebo al Lorenteggio, in piazzale Frattini sabato ha parlato la periferia dimenticata: una zona senza salotti, senza alberi, con tanti negozi chiusi ha alzato la voce, ed era quasi un grido: era una vasta, importante, tuonante protesta che esprimeva lo sdegno di una città abbandonata. La gente intorno al gazebo manifestava con il suo entusiasmo il consenso a cambiare: stanca delle tasse, del Volta&Gabbana Sala, dei descamisados Pisapia e Majorino, di Lady Chanel Balzani. Lasciamoli andare in bicicletta sulle loro inutili piste ciclabili, che si perdono nella nebbia del fru fru. Ma soprattutto c’erano loro al gazebo, i pulcini azzurri, la nutrita pattuglia di combattivi consiglieri di zona, dalla Comasina a viale Padova, i portavoce antidegrado, che si sono presentati al pubblico e hanno stupito la gente che passava. Stupita per la loro preparazione, il loro orgoglio, la loro abilità oratoria. Una squadra che vuole vincere tutto.
Ecco la cronaca di un pomeriggio bollente nei marciapiedi della periferia abbandonata dalla giunta Pisapia: la gente comune di Milano ascoltava i nuovi consiglieri di zona che spiegavano la speranza. Quello di discutere di nuovo di sicurezza, di bellezza, di milanesità e di buon governo. Potrebbero essere i tanti Cerutti Gino, i tanti No bla bla delusi dalla sinistra chic, gli esodati e i milanesi in lista per le case popolari, le nonne alle prese con la pensione quelli che faranno la differenza nella Casa della Speranza. Piazza Frattini: pochi si sono accorti che lì è nata la campagna elettorale. Come in una grotta, lontana dai palazzi dei ricchi. Dove un gazebo ha fatto da culla alla nascita.