Milano 20 Gennaio – Mamma li Turchi! Signora mia la speculazione! Ci stanno rovinando! E via di improperio in improperio anche questa giornata di crollo creditizio si avvia alla sua lamentosa fine. Gli speculatori. Questi dannati speculatori. Tutto il male del mondo deriva da loro. Una precisazione terminologica: chi specula è colui che guarda avanti. E vede prima. Vedendo prima frega chi vede dopo. E non si fa. Ce lo insegnano da piccoli che i più bravi non devono eccellere, ma devono mortificarsi aiutando gli ultimi a diventare mediocri. Gli speculatori, invece, non vanno in piazza a stracciarsi le vesti spiegando che Monte Paschi fa schifo, ci vorrebbe la buona politica ed invece non l’abbiamo. No. Questi infami vendono le azioni. E nessuno se le compra. Quindi il valore scende. E scendendo qualcuno che magari stamattina ha venduto allo scoperto stasera ci guadagna. Maledetti speculatori. Chi avrebbe mai potuto pensare che stasera le azioni di una banca di cui sappiamo lo stato pietoso da tre anni avrebbe perso un valore a due cifre? Voglio dire, se la Cina stesse rallentando in maniera clamorosa, il petrolio fosse sotto i trenta dollari e i segnali di crisi in Europa e negli Usa si fossero rafforzati magari qualcuno sì. Che dite? Sono dati pubblici e lo sapeva anche la sciura Maria? Ohibò! Ma allora è una congiura!! Vendono titoli spazzatura, i vili. E non pensano ai posti di lavoro di tutti quei fedeli dipendenti che hanno spacciato titoli tossici a tutti quegli astutissimi correntisti allettati da rendimenti folli? E non pensano alla storia millenaria di prestiti ad interessi astronomici della banca? No, non ci pensano. Per fortuna abbiamo i professori Bocconiani come questo: http://www.huffingtonpost.it/2016/01/19/banche-onado-speculazione_n_9019362.html?1453227836&utm_hp_ref=italy. Lui sì che ha capito tutto. Ci vuole la Bad Bank, ma i cattivoni di Bruxelles mia ce la fanno fare! La Bad Bank, suppongo, per lui sia un posto mitologico dove le schifezze fatte dalle banche, mutui assurdi, investimenti sbagliati e quant’altro, magicamente si trasformano nell’oro che poi riempirà le pentole alla fine dell’arcobaleno. Io, più modestamente, temo sia un carrozzone pubblico in cui finiranno asset che qualcuno deve pagare. E quel qualcuno, i miei sensi ipersviluppati, in questo momento sta leggendo questo articolo. E comincia pure a sentire un forte bruciore alla fine del coccige.
Però il nostro professore è onesto. Quando l’intervistatore prova a dire una banalità (è colpa dei crediti deteriorati), il luminare ci dice che il deterioramento è soggettivo. Ah, meno male. Ed io che mi credevo che fosse un fattore oggettivo e che da questa oggettività nascesse la sicurezza della Bad Bank. Ovvero, so che ho 10 miliardi di debiti deteriorati, se li garantisco al massimo pago dieci, non cento o mille. Sapete, la precisione su queste cose in questo paese è un fattore irrinunciabile. E no, mi dice il professore, ognuno li definisce come vuole. E di certo non abuserà del sistema scaricando ogni maledetto cliente che rifiuta di pagare in tempo. No no. Scherzate?
Poi la chiusa. Ottimista. Quando finiranno di vendere titoli che definire tossici sarebbe una minimizzazione? Bah, quando ci sarà un forte segnale politico. La gente ha smesso di vendere titoli tossici, in sostanza, quando i titoli…beh…hanno smesso di essere tossici. Il che può avvenire in due modi. MPS, ad esempio, improvvisamente comincia a riscuotere i mutui fatti a persone che sono fallite oppure lo Stato mette i soldi per chiudere i buchi. Non sapete quale sia la possibilità più probabile? Ecco, il prof ad inizio intervista aveva un ombrello in mano. Ora non ce l’ha più. È alle vostre spalle. Sorride. Devo dire altro?
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,