Lutto per il cinema italiano: si è spento Ettore Scola, regista e sceneggiatore

Cultura e spettacolo

Milano 20 Gennaio – Il cinema è in lutto per la morte di Ettore Scola. Il regista si è spento a 84 anni. Tra i suoi film più celebri “Una giornata particolare” e “C’eravamo tanto amati“. Nel 1976 aveva vinto il premio per la miglior regia al Festival di Cannes con “Brutti, sporchi e cattivi“.C_4_articolo_2155484__ImageGallery__imageGalleryItem_19_image

Scola era nato a Trevico (Avellino) il 10 maggio 1931. E’ morto a Roma, al reparto di cardiochirurgia del Policlinico: era in coma da domenica sera. Nella sua carriera oltre al premio ricevuto a Cannes Scola ha vinto 8 David di Donatello e ottenuto 4 candidature all’Oscar (purtroppo mai andate a buon fine) con i film “Una giornata particolare” (1978), “I nuovi mostri” (1979), “Ballando ballando” (1984) e “La famiglia” (1988).

E’ stato un campione assoluto del miglior cinema italiano del secondo ‘900, un maestro che detestava i titoli altisonanti, che amava l’autoironia, ma che mai ha rinunciato ad essere in prima fila nelle grandi battaglie civili ed artistiche del paese. Da sempre impegnato nel sociale, ha, tra l’altro, fatto parte del governo ombra del Pci nel 1989 con delega ai Beni Culturali.

La grande guerraNegli anni 50 aveva cominciato a scrivere sceneggiature con Age e Scarpelli, per film come “Un americano a Roma” (1954), “La grande guerra” (1959) e “Crimen” (1960), per poi passare alla regia nel 1964 con con il film “Se permettete parliamo di donne“, con Vittorio Gassman, Nino Manfredi e Marcello Mastroianni.

Ci saranno poi “Il commissario Pepe” (1969) con Tognazzi nei panni di un inedito commissario di polizia poco violento e per niente rozzo e “Dramma della gelosia – Tutti i particolari in cronaca” (1970), storiadramma_della_gelosia_tutti_i_particolari_in_cronaca_marcello_mastroianni_ettore_scola_009_jpg_iygu popolare firmata dallo stesso Scola insieme ad Age & Scarpelli, divertente, brillante, piena di ritmo fino all’amaro finale. Tra i suoi film più importanti, nel 1974, “C’eravamo tanto amati” , le vicende di tre amici Vittorio Gassman (suo attore feticcio), Nino Manfredi e Stefano Satta Flores, tutti alla fine innamorati di Luciana (Stefania Sandrelli). Tra i suoi altri capolavori “Brutti, sporchi e cattivi” (1976) e “Una giornata particolare” (1977) con gli ceravamo-tanto-amati2indimenticabili Sophia Loren e Marcello Mastroianni alle prese con un amore impossibile all’ombra del fascismo.

Il 1980 è l’anno de “La terrazza“, crisi e bilanci di un gruppo di intellettuali idealisti. Ottanta anni di storia (1906-1986) racconta invece “La famiglia” (1987) sempre con Vittorio Gassman, Stefania Sandrelli e Fanny Ardant. Ultimo suo film nel 2013 il documentario dedicato a Fellini “Che strano chiamarsi Federico”. (Tgcom24)

 

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