Milano 22 Gennaio – La mostra “L’immagine dei milanesi nella vita quotidiana (1790-1890)” (via Sant’Andrea, 6, fino al 21 febbraio) offre diversi piani di lettura per comprendere cento anni di storia della città attraverso le immagini a stampa, spunto per descriverne la storia sociale e politica, lo sviluppo tecnologico e culturale.
“L’appuntamento in mostra tra storia e immagini” di sabato 23 gennaio alle 15, con il curatore Alberto Milano, la storica dell’arte Patrizia Foglia e la storica del Risorgimento Mariachiara Fugazza, è un’occasione per far emergere le diverse possibilità di lettura.
Un primo livello è l’evoluzione delle tecniche di stampa con il progressivo affermarsi dell’editoria periodica alla fine del Settecento: l’introduzione della litografia, della cromolitografia, della fotolitografia e del rinnovamento della tecnica xilografica, permette di raggiungere un pubblico vasto di diverse classi sociali, contribuendo alla diffusione di motivi iconografici, modelli estetici, contenuti scientifici e letterari. La storia della stampa e della società si intreccia; i documenti della quotidianità milanese, consentono di ripercorrere il passaggio dallo stile descrittivo dei primi decenni dell’Ottocento alle più libere rappresentazioni della seconda metà del secolo, influenzate dall’avvento della nuova tecnica fotografica.
Un secondo piano di lettura è legato alla storia sociale tra il 1790 e il 1890, anni fondamentali per Milano; dalla fine del Settecento agli anni postunitari la città subisce cambiamenti radicali: lo spazio urbano si modifica come la fisionomia degli abitanti e le professioni esercitate. Concentrata nel nucleo centrale di origine medievale, la popolazione è dedita ad attività commerciali e produttive nelle quali si colgono i segnali dell’espansione industriale. Attraverso le testimonianze grafiche si scopre la dinamicità con cui Milano guarda al resto d’Europa: si aprono nuovi cantieri, continuano le grandi opere monumentali, si edificano palazzi, la città ottocentesca e borghese prende vita. Fanno da sfondo segnali di un nuovo modo di comunicare, ad esempio le caricature patriottiche che, sciolti i legami della censura austriaca, fanno la loro apparizione nelle giornate del 1848.
Il principale filo conduttore della mostra è la ricostruzione della vita quotidiana del capoluogo lombardo attraverso i documenti iconografici prodotti dalle officine tipografiche presenti in città, capitale italiana dell’editoria e della produzione a stampa. Vari i materiali proposti, scelti tra categorie insolite e rare come i calendari, i fogli di giochi, le caricature, le stampe pubblicitarie o quelle utilizzate per la decorazione della casa, le vignette dei giornali satirici e delle testate di moda. Data la facilità con cui testimonianze simili vanno perdute, non pochi dei pezzi presentati in esposizione sono inedite testimonianze del gusto e del costume del tempo. Solo attraverso le immagini è possibile cogliere informazioni che normalmente sfuggono ad altre fonti storiche e come tali vanno comprese e contestualizzate: anche le illustrazioni più semplici come quelle inserite in una fattura di albergo o in un foglio da ritaglio per costruzioni, possono parlare oggi del contesto nel quale sono state prodotte.
Orari: da martedì a domenica, ore 9-13 e 14-17,30 Info: 02 88465735 – www.civicheraccoltestoriche.mi.it
Ingresso con biglietto Museo: 5,00€, ridotto 3,00€ ingresso libero l’ultima ora di apertura e il martedì dalle 14 – visite guidate con il curatore ogni sabato dalle 15.30 alle 17.00, consigliata la prenotazione all’indirizzo email: almilano@dralmi.it
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.