Milano 25 Gennaio – Caro Centrodestra, noi, il popolo di centrodestra, siamo in attesa di un nome. Un nome che ci rappresenti, che rappresenti le nostre idee di buon governo, che sappia lavorare per il bene di tutti, poveri e imprenditori, giovani e anziani, uomini e donne. Per ridare a Milano uno slancio e un futuro di sana e produttiva laboriosità, nel rispetto della legge, nell’attenzione di una sensibilità speciale per le fasce più deboli, nella consapevolezza che Milano è centrale nell’economia, nella cultura e nella generosità. Caratteristiche di buon senso, di ordinaria semplicità. E non abbiamo bisogno di arcobaleni che sventolino nel cielo nel nome di venti o di visioni marziane. Ci basta un candidato che abbia quel pragmatismo di vedere la città così come è, oggi, dopo il disastro Pisapia e da lì sappia ripartire con buona volontà e lungimiranza. E’ così difficile trovare un nome? E’ così difficile trovare una persona con gli attributi che si renda disponibile a prodigarsi per una città che vuole essere amata e valorizzata?
Il tempo attraversa dubbi, sospetti, incertezze. La scena presenta in tutte le salse e in ogni dove i protagonisti di sinistra, con la loro protervia e supponenza, in una Milano che pare conoscere solo l’arancio e il rosso. In una Milano irretita e stregata da migliaia di promesse. Ancora una volta. E fa paura questo vociare a senso unico, con flebili voci di contrasto, con una presenza sul territorio che so esserci da parte dei volontari moderati, ma che poi non è manifesta a tutti per quel nome che ancora non c’è. Un nome, un candidato, caro Centrodestra, che superi le eventuali diverse sensibilità tra i partiti, che sia riconoscibile e riconosciuto, che scaldi finalmente il cuore degli elettori moderati.
Un elettore del Centrodestra
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