Milano 27 Gennaio – Ci risiamo, oggi 27 Gennaio si celebra un altro Giorno della Memoria; facce contrite, lacrime di coccodrillo, sterili frasi di circostanza inonderanno giornali, programmi TV e manifestazioni in cui, giusto per un pugno di voti, qualcuno riporrà ben ordinata la bandiera degli alleati dei nazisti guidati dall’allora Gran Muftì di Gerusalemme e urlerà “mai più!” quando invece sa benissimo che lo vorrebbe ancora, ancora ed ancora!
Oggi dovrebbe essere il giorno di un vero e sentito ricordo, il giorno che dovrebbe far comprendere alle generazioni future gli orrori perpetrati nei confronti di un popolo nel tentativo di annientarlo, un giorno in cui si dovrebbero esortare le generazioni future a combattere quelle dottrine che predicano la distruzione, la cancellazione di una popolazione, di un’etnia, di una cultura.
Invece no, si camufferà il nazismo, sempre più imperante sottoforma di religione, con l’antisionismo; si camufferà il nuovo nazismo con la dicitura di religione di pace o di angelo della pace. Eppure gli scopi di distruzione di un popolo, del Popolo di Israele, sono gli stessi del cancelliere tedesco di origine austriaca vissuto nel secolo scorso.
Oggi, coloro che per pura necessità di riciclarsi, coloro che la svastica se la sono tatuata sul cuore e che brandiscono la stella rossa, la falce, il martello e la mezzaluna condanneranno l’Olocausto eppure, in nome dell’odio che nutrono verso gli ebrei, stilano liste di proscrizione coi nomi di ebrei che vivono in Italia, coi nomi dei giornalisti che scrivono la verità sul conflitto tra Israele e gli occupanti arabi, coi nomi di tutti coloro che pubblicamente simpatizzano per gli ebrei e per il legittimo Stato di Israele, lo Stato Ebraico.
Oggi questi neo-nazisti in falce martello e mezzaluna, condanneranno l’Olocausto, diranno che le colpe sono da attribuirsi ad una dottrina di destra (che di destra non era vista la matrice socialista) eppure fino a ieri si sono prostrati senza dignità alcuna al presidente di uno stato che non solo nega la Shoa ma la vorrebbe tanto riproporre finanziando il terrorismo e cercando di costruire una bomba atomica magari da testare su Tel Aviv.
Oggi i neo-nazisti in falce, martello e mezzaluna, condanneranno Adolf Hitler, e fanno bene ci mancherebbe, eppure in nome si inginocchiano ad una dottrina politico-religiosa che nel suo libro sacro riporta nella quinta sura “O voi che credete, non sceglietevi per alleati i giudei e i nazareni, essi sono alleati gli uni degli altri. E chi li sceglie come alleati è uno di loro. In verità Allah non guida un popolo di ingiusti”. Nella nona sura il Corano dice: “Dicono i giudei: “Esdra è figlio di Allah”; e i nazareni dicono: “Il Messia è figlio di Allah”. Nel quattordicesimo versetto della quinta sura “Questo è ciò che esce dalle loro bocche. Ripetono le parole di quanti già prima di loro furono miscredenti. Li annienti Allah. Quanto sono fuorviati!”
“Un gruppo dei Banu Israele (Figli d’Israele) si era perduto. Non so cosa gli sia capitato, ma penso che si siano trasformati in ratti.” (Detto d’Abu Huraira, Muslim XLII 7135 e Bukhari LIV 524).
Come se non bastasse nel Corano, che potremmo a questo punto definire il padre del “Mein Kampf” è scritto anche che l’islamico è superiore al non-islamico (Corano 3:110) “Voi siete la migliore comunità che sia stata suscitata tra gli uomini, raccomandate le buone consuetudini e proibite ciò che è riprovevole e credete in Allah.
Se la gente della Scrittura credesse, sarebbe meglio per loro; ce n’è qualcuno che è credente, ma la maggior parte di loro sono empi”, sia chiaro per “empi” leggasi pervertiti.
Ebbene, oggi, per buona parte dei sinistri italici è solo un giorno che a loro serve per gettar fumo negli occhi, nella realtà sono di gran lunga peggiori ai nazional-socialisti di stampo germanico: almeno loro non hanno fatto mistero dell’odio verso il Popolo di Israele, i sinistri italici invece, che sono gli stessi che in Parlamento Europeo hanno proposto e votato favorevolmente all’etichettatura dei prodotti israeliani, sono più viscidi e in nome di un pensiero politicamente corretto, leggasi ipocrita, stanno riproponendo quell’era oscura del XX secolo appoggiando una “razza ariana” con occhi neri, capelli neri e coscienze sporche di sangue di una madre di cinque figli assassinata da un “essere superiore” dal punto di vista coranico, ma anche per la sinistra italica che in nome di questi “esseri” è disposta a tacere sui crimini contro l’umanità perpetrate da costoro ed è persino disposta d annientare la propria cultura. Questo dimostra che questo, alla fine, è il giorno di una memoria che si vuole dimenticare per coprire un nuovo genocidio in corso a colpi di attentati.
Impiegato presso una nota multinazionale americana, ha avuto varie esperienze di dirigenza sia in campo professionale che in campo politico.
Scrive per Milanopost ed altre testate, soffermandosi soprattutto su Israele, Medio Oriente, Africa sahariana e subsahariana. Giornalista Freelance scrive più per passione che per professione.