Colf e badanti: ecco la guida alle retribuzioni per il 2016

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Milano 28 Gennaio – Qual è la giusta retribuzione per colf, badanti e collaboratori domestici in generale? Nei giorni scorsi è stato pubblicato l’aggiornamento annuale delle tabelle di compenso, con le retribuzioni minime previste per i diversi casi occupazionali. In linea di massima, le tariffe sia orarie che mensili hanno subito un incremento rispetto ai minimi previsti per il 2015.
Andiamo allora a vedere quali sono le retribuzioni minime previste per i casi più comuni, sempre tenendo conto che i minimi stabiliti cambiano a seconda dell’esperienza del collaboratore, che può variare dalla categoria “A”, alla quale corrisponde il livello più basso di esperienza; fino alla categoria “D Super”, attribuita a lavoratori con un altissimo livello di esperienza nel settore.
Per quanto riguarda i collaboratori a tempo pieno conviventi, lo stipendio minimo varia da 624,65 euro mensili per la fascia più bassa fino a 1.192,52 euro per la fascia più alta. A questa cifra vanno aggiunti 167,94 a titolo di indennità. Nel caso in cui il lavoratore sia convivente ma impegnato part-time (fino a 30 ore settimanali), lo stipendio varia da un minimo di 567,87 euro fino a un massimo di 658,71 euro. Se invece il collaboratore non è convivente con la famiglia o la persona presso la quale presta servizio, la paga viene calcolata su base oraria. In questo caso, il minimo previsto è di 4,54 euro all’ora, mentre il massimo della tabella retributiva 2016 è di 8,06 euro.
Altro trattamento ancora è previsto per l’assistenza soltanto notturna da parte del collaboratore. Nel caso specifico, lo stipendio mensile varia da un minimo di 979,57 euro, nel caso di assistenza a una persona autosufficiente; fino a un massimo di 1.371,42 euro, quando invece a essere bisognoso di assistenza è un soggetto non autosufficiente. In ogni caso la sola presenza notturna, nella fascia oraria compresa tra le 21 e le 8, è retribuita con 655,89 euro, a prescindere dal livello di appartenenza del lavoratore. Per quanto riguarda poi l’indennità minima di vitto e alloggio, per il 2016 è stata fissata in 5,48 euro giornalieri.
Tutte le cifre indicate riguardano la retribuzione netta del dipendente, e sono quindi al netto dei contributi previsti dalla normativa in vigore. Le nuove tariffe minime sono valide a partire dal 1 gennaio 2016 e saranno quindi applicate anche sui rapporti di lavoro già in essere per il mese di gennaio. (Tg.com)

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