Strategie anti-inquinamento nella casa

Scienza e Salute

Milano 28 Gennaio – L’inquinamento atmosferico è sempre più un’emergenza. L’allarme polveri sottili preoccupa un po’ tutti, da Nord a Sud, e non risparmia neppure territori incontaminati che si credeva essere oasi felici. Ma chiudersi in casa, oltre a non essere possibile, potrebbe addirittura rivelarsi una scelta ancora più nociva sotto questo punto di vista. Tanto che l’EPA (Environmental Protection Agency) considera l’inquinamento domestico più pericoloso di quello esterno. Le case, infatti, sono luoghi dove possono ristagnare numerosissime sostanze inquinanti e potenzialmente tossiche come la formaldeide dei mobili in truciolato oppure composti del cloro, o ancora, lo stesso pulviscolo atmosferico che entra dalle finestre. Avere una casa perfettamente isolata dall’inquinamento, è utopistico. Però si possono ridurre i rischi, adottando alcune misure precauzionali.

Arieggiare – Benché l’atmosfera esterna non prometta molto di buono, è bene cambiare comunque l’aria in casa. Bastano pochi minuti due volte al giorno, per evitare che alcune sostanze si concentrino in modo pericoloso tra le mura domestiche. Tutto ciò, inoltre, aiuterà anche la non proliferazione dei virus influenzali. Soprattutto se ci sono bambini o anziani in casa, è opportuno arieggiare sempre la stanza da letto prima di andare a dormire.

Attenzione ai profumi e alle candele – Sembrano innocui e attraggono il consumatore come miele per le api, ma i profumi per l’ambiente (in spray, stick o dispenser) insieme alle candele profumate, sono una delle maggiori fonti di inquinamento domestico. Tutta colpa dei solventi e del tipo di fragranza utilizzata. Molte tipologie di candele sono risultate addirittura cancerogene. La soluzione è scegliere questi accessori solo nella loro versione più naturale e bio, privilegiando le cere naturali e gli oli essenziali puri al 100%. Si spenderà qualcosa in più, ma tra durata e salute si tratterà comunque di un grande guadagno.

Ridipingi i muri con attenzione – Non sono rari gli episodi di asma allergico o congiuntivite che sopraggiungono dopo aver cambiato il colore alle pareti di casa. La colpa è proprio della tipologia di colore scelta. In questo caso, meglio optare per vernici ecosostenibili, ovvero senza additivi, solventi, resine acriliche o viniliche. Si acquistano nei negozi di bricolage e sono solitamente disponibile in ogni tipologia di nuance desiderata.

Detersivi, puri è meglio – Un’ulteriore fonte di inquinamento casalingo sono i prodotti utilizzati per la pulizia della casa, soprattutto quelli in spray e dalle fragranze accattivanti e pungenti. Questo tipo di detergenti rilascia componenti volatili pericolose per la salute dell’uomo e degli animali domestici. Come ovviare? Scegliendo prodotti pulenti a base di sostanze vegetali e con l’etichetta più trasparente possibile. Se si desidera fare ancora di più, si possono preparare detersivi innocui ed ecologici anche in casa. Ingredienti come l’aceto, il limone e il bicarbonato sono efficaci su sporco e calcare, economici e buoni con salute e ambiente.

Scegli le piante mangia-inquinamento – Con questa strategia, si ottengono svariati benefici: si abbellisce l’ambiente domestico, si porta serenità in casa e si abbatte parte dell’inquinamento indoor. Le piante da interni in grado di “mangiare” sostanze inquinanti sono numerose. Tra le più ornamentali e apprezzate, troviamo il ficus , l’aloe e l’azalea. Queste tre varietà botaniche riescono ad abbattere parte della formaldeide (da compensato) e del benzene che infestano le nostre case. (Tg.com)

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