Video di Claudio Bernieri
Musiche di Luciano d’Addetta
Milano 29 Gennaio – Una atmosfera simil Fuorigrotta ha guidato l’assalto delle falangi antagoniste dei centri sociali contro il popolo degli euroscettici, riunito a convegno con Marine Le Pen e Matteo Salvini alla Fiera.
Mortaretti, carri allegorici, trombe, bombe carta, scoppi di petardi e fuochi artificiali (che hanno raggiunto gli attici dei vicini palazzi), allietati dalla filarmonica del Leoncavallo hanno animato le vie limitrofe al convegno: una lieta festa de Noantri in versione meneghina, con balli di sciammanate maschiette, trombe (stonate) del giudizio e trucidi slogan jettatori, intervallati dal canto di Funicul funiculà e Tammuriata nira: i militanti posavano come a Cinecittà per la tribù dei fotografi, mentre il “labirinto”, una innovativa siepe di transenne posizionata dall’Amsa, divideva la volante rossa dai carabinieri anti sommossa.
Poi, dopo il ciak si gira di questo lieto carosello felliniano, il lancio dei mortaretti: sembrava una parodia di Hamas nella striscia di Gaza, con il lancio di finti razzi nelle case dei residenti di Amendola Fiera. I rudi eroi multietnici hanno così anticipato il carnevale ambrosiano. Poi, dopo i lazzi dei poseurs, tutti in pizzeria in viale Padova, a festeggiare il raid “ antirazzista” con vin brulè e cus cus. E un quartiere blindato nella intolleranza di una giunta morente, che non sa accettare le idee altrui, si chiede perché la città debba restare in stato d’assedio – per giunta all’ora di cena- per colpa della truppa antagonista.