Videointervista di Claudio Bernieri
Musica di Luciano d’Addetta
Milano 3 Febbraio – Max e Thor: lui, un umano senza lavoro, l’altro, un pitt bull di due anni. Insieme si scaldano sotto i portici di piazza XXIV Maggio, nel dormitorio dei clochards.
Di sabato, durante il reality show delle primarie del Pd, i banchetti dei candidati arrivano a fare propaganda nella piazza, ma ignorano Max, che dorme in un angolo dei portici. Nessuno tra i militanti gli offre un caffè caldo, o gli dà un aiuto, né si ferma a parlare con lui. Max è un ex operaio italiano rimasto senza lavoro e senza casa: si rifiuta di pagare 5000 euro al racket delle case popolari, per ottenere un appartamento: così ci racconta.
Il racket delle case popolari agisce soprattutto in via Emilio Gola, ed è composto esclusivamente da stranieri.
Max ha tre anni intensi da raccontare: anni disperati . “ Il racket organizzato degli stranieri mi ha promesso, dietro il compenso di 5000 euro, di farmi salire nelle graduatorie delle case popolari. Probabilmente questi stranieri sono in combutta con qualcuno che manomette le graduatorie”. Di più non dice.
Una accusa gravissima, tutta da verificare, che solo la Magistratura potrebbe chiarire e che noi riportiamo per dovere di cronaca.…Ecco – nel racconto di Max – i sacchi a pelo a “rischio scabbia” distribuiti in Stazione ai senza tetto, ecco il falso welfare offerto da Majorino ai disperati, utili solo a fini elettorali… , ecco la solitudine degli italiani, colpevoli di non essere rifugiati : italiani che diventano le vittime ideologiche di un razzismo all’incontrario. Max racconta…. Max dorme da sei mesi accanto all’ingresso di una banca…Max cerca lavoro: il suo “monolocale” è in piazza XXIV Maggio, sotto i portici. Un letto e una montagna di coperte e come stufa per il freddo, il fiato di Thor. Chi ha bisogno di un guardiano notturno per una discarica o un deposito o un garage, si faccia avanti. Max e Thor sono disponibili.