Ted Cruz sbarca anche in Italia

Approfondimenti Esteri

Milano 3 Febbraio – Ieri notte in Iowa Ted Cruz ha battuto di un buon margine un insolitamente diplomatico Trump, che gli ha cavallerescamente dimostrato stima ed apprezzamento, nel riconoscere la sconfitta. Mica come i Democratici, che si stanno sparando contro per il voto di qualche seggio perso nelle brume di Des Moines. Proprio nelle stesse ore andava online in Italia il sito www.tedcruz.it, animato dai sostenitori Italiani del politico Texano, tra rete-liberale-logo-150x150cui i sempre meritevoli ragazzi e ragazze di Rete Liberale, che dell’iniziativa sono il motore. Quella di Cruz, infatti, non è una corsa che riguarda solo gli Usa, ma ha a che fare con la riscossa conservatrice di cui il mondo ha così sete oggi. Facciamo un po’ di chiarezza. Il Senatore Cruz è uno dei figli del Tea Party, un movimento che secondo i soloni della politica Usa sarebbe dovuto morire in fasce, soffocato da un estremismo, un rifiuto della compromissione, prima e più che del compromesso, e da una voglia irrefrenabile di libertà che erano, ed ancora sono, il tratto distintivo dell’establishment di Washington. Che si chiama così perchè sono Anglofoni, da noi si chiamerebbe la casta. Ecco, dal 2008 ad oggi quella casta ha dovuto assistere all’ascesa travolgente di un manipolo di giovani, di cui Cruz è forse l’esemplare migliore. È un uomo che ha rischiato lo spegnimento dello Stato. In Usa, so che a qualcuno apparirà una considerazione inumana, lo Stato ha un tetto di spesa. E siccome Obama se ne stava fregando amabilmente, rifiutandosi persino di passare un budget, la minoranza Conservatrice ha rischiato il tutto per tutto. Ed ha perso, soprattutto perchè i moderati del partito, capitanati da Boehner, hanno trovato un compromesso. O, più probabilmente si sono compromessi. Ecco, oggi lo Speaker della Camera non è più Boehner. I ragazzi del Tea Party, pur minoranza, l’hanno fatto saltare. E due di loro, Rubio e Cruz, corrono per la Presidenza. Perchè, quindi, il secondo? Perchè è il più conservatore, il più coerente ed il più rocciosamente preparato dei due. Ted CruzÈ un grande oratore, è calmo, è preparato. Non urla. Non ne ha bisogno. Anche quando tace, le pietre urlano per lui. Perchè lui incarna l’anima profonda di un paese che dopo la crisi si sta accorgendo, inorridendo, del peso che le catene imposte da Obama all’economia, sta intorpidendo il paese. Il sogno Americano è diventata la speranza per milioni di disperati di un pasto gratis a spese dei contribuenti. Per questo Sanders lotta e contro questo Cruz resiste.

A volte un esempio vale più di mille parole. Nei giorni scorsi Cruz, chiudendo la sua campagna in Iowa, ha incontrato un contadino. Dovete sapere che nell’agricolo Iowa gli agricoltori ricevono sussidi. In particolare nel settore energetico, tipo per il bio etanolo. E dovete anche sapere che Cruz è contrario a qualsiasi incentivo. Lo Stato non deve mettere le mani nel mercato energetico. Ovviamente il contadino non era felicissimo. Era aggressivo. Interrompeva. Cruz, con calma, pacatamente, l’ha affrontato. E gli ha spiegato, molto chiaramente, che i problemi dell’agricoltura, soprattutto sul piano delle regolazioni e delle tasse erano ben altri. Poi ha affrontato il cuore del problema. E non ci ha girato attorno. Ha detto che sì, lui non vuole incentivi, vuole un mercato libero. E che sì, questo avrebbe portato comunque a dei risparmi. Ed a dei guadagni, perchè anche il petrolio era sussidiato. Alla fine il contadino si è augurato che Cruz ce la facesse. Ed ha avuto ragione, ce l’ha fatta. Ecco, oggi pensate ad un politico nostrano. Un politico qualsiasi. In mezzo alla gente. Che affronta direttamente una domanda. Che risponde viso a viso. Senza retrocedere, senza nascondersi, senza promettere dentiere per tutti. Qui, in Italia. Pensateci. A quel punto saprete perchè tifiamo Ted.

Un giorno, forse, avremo anche noi qualcuno come lui. Quel giorno non è oggi. Però, con assoluta umiltà, quando non si ha qualcosa si deve capire come fanno gli altri ad averlo. Ecco perchè quel sito è segno di sicura intelligenza politica, che speriamo si propaghi nel centro destra nostrano e lo rivitalizzi.

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