Fogazzaro e Milano. Dalla città scapigliata alla quiete dei laghi

Cultura e spettacolo

Milano 4 Febbraio – Incontro con lo scrittore Giorgio Leonardi

La Cavallerizza, Via Carlo Foldi 2 – 4 febbraio ore 18, ingresso libero

Riprende il ciclo di eventi culturali per il pubblico, “Incontri in Cavallerizza”, organizzati dal FAI, Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Braidense, con l’intento di valorizzare lo storico edificio di via Carlo Foldi n. 2.

Il primo appuntamento giovedì 4 febbraio alle 18 avrà come tema “Fogazzaro e Milano. Dalla città scapigliata alla quiete dei laghi” e vedrà la presenza dello scrittore e studioso di letteratura otto-novecentesca Giorgio Leonardi, autore del volume Milano scapigliata. Luoghi letterari e cronache cittadine (Meravigli Editore).

La conferenza consentirà di conoscere luoghi, fatti e personaggi che caratterizzarono la vita e l’epoca di Antonio Fogazzaro, in un percorso virtuale dalla Milano della seconda metà dell’Ottocento, in vivace espansione e in fermento per le agitazioni della Scapigliatura, fino all’intimità di Villa Fogazzaro Roi sul lago di Lugano di proprietà del FAI. In questi scenari egli ambientò le sue opere letterarie più note tra le quali spicca il capolavoro di Piccolo mondo antico.
informazioni: tel. 02 4676151, cavallerizza.braidense@fondoambiente.it, www.fondoambiente.it

LA CAVALLERIZZA
La Cavallerizza di Milano, eretta tra il 1910 e il 1914 come maneggio militare per il Regio Demanio, a lungo noto come “Cavallerizza Radetzky” per via della prossimità al forte di Porta Tosa voluto dal Feldmaresciallo austriaco nel 1848/9, venne presto abbandonato e distrutto. La valorizzazione del complesso ha inizio nel 1998 con la destinazione dell’immobile a emeroteca della Biblioteca Nazionale Braidense. Successivamente la Direzione Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali ed il Diritto d’Autore del Ministero per i Beni e le Attività Culturali promuove l’intervento di restauro per il recupero strutturale, impiantistico e funzionale dell’edificio, affidando la progettazione all’architetto Vittorio Gregotti.

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