Milano 6 Febbraio – Gli agenti del Commissariato Monforte/Vittoria mercoledì scorso hanno portato a termine un ordine di arresto nei confronti di Aldo Pergjoka, 30enne albanese, pluripregiudicato, per sequestro di persona aggravato e maltrattamenti in famiglia. Vittima una sua connazionale di 20 anni.
Intorno alla metà di gennaio 2016 il Pergjoka, notando la presenza all’interno di un locale milanese della sua ex in compagnia di altri connazionali, aveva minacciato di morte e aggredito sia la ragazza che uno degli amici, un 24enne albanese. Il ragazzo era stato colpito con calci, pugni e alcuni fendenti sferrati con un coltello, che lo avevano ferito in varie parti del corpo causandogli lesioni per 7 giorni di prognosi e la perdita di un dente. L’aggressore era scappato prima dell’arrivo della polizia. Dalla denuncia sporta la stessa sera dalla ragazza, gli agenti sono venuti a conoscenza della travagliata relazione, nata nel 2013, che ha visto l’uomo tenere sempre un comportamento molto violento che aveva spinto la donna ad abbandonare l’appartamento e cambiare numero di telefono, non appena il 30enne si era recato in Albania. Rientrato in Italia, Pergjoka aveva iniziato a perseguitarla e, nonostante avesse più volte cambiato domicilio a tal punto da essere costretta a trasferirsi prima in provincia e poi nella Bergamasca, veniva sempre rintracciata e minacciata anche di morte. L’arrestato aveva continuato a pedinarla nei locali che frequentava, anche fuori provincia, e a contattarla telefonicamente da numero privato in orari notturni, costringendola a cambiare utenza telefonica.
Nel settembre 2015 l’uomo era riuscito a rintracciare la ragazza in Corso Buenos Aires a Milano, dove l’aveva costretta consegnargli il cellulare e a salire a bordo della sua auto. Poi l’aveva portata nella sua abitazione, chiudendo la porta dall’esterno ogni volta che si assentava per non permettendole di uscire. Dal 23 dicembre scorso la vittima non era più riuscita ad uscire di casa se non in sua compagnia, fino a quando, il 6 gennaio alcuni vicini, allertati dalle sue urla, chiamavano la Polizia e, approfittando della presenza degli operatori, era riuscita ad allontanarsi dall’abitazione. In seguito all’aggressione nel locale milanese e alla denuncia presentata dalla vittima, è iniziata l’attività di indagine con appostamenti nei luoghi notoriamente frequentati dall’albanese e si è rapidamente ottenuto dall’autorità giudiziaria un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che è stata finalmente eseguita mercoledì scorso.
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