Via Idro: gravi responsabilità del Comune nei ritardi dello sgombero

Milano

Milano 7 Febbraio – La notizia della sospensione dello sgombero del campo Rom di Via Idro da parte del Consiglio di Stato sancisce, in maniera inequivocabile, le gravi responsabilità del Comune in questa vicenda.
Nonostante le prolungate richieste dei cittadini in zona che segnalavano da tempo i tantissimi crimini legati agli abitanti del campo, il Comune ha dormito per 4 anni.
Poi Granelli si è svegliato e ha annunciato ovunque il prossimo sgombero, o meglio trasloco verso comode alternative abitative, del campo.
Prima a dicembre, poi a gennaio… E poi il nulla. Il Comune ha rimandato, senza spiegazioni accettabili, il trasloco probabilmente per i mal di pancia della sinistra radicale e le lamentele assurde delle famiglie Rom e delle associazioni a loro vicine.
Questo ritardo è scandalosamente legato al fatto che al Comune e alla maggioranza arancione interessa di più tutelare le esigenze dei Rom piuttosto che i cittadini della zona.
Se si fossero mossi prima e avessero deciso per tempo non saremmo arrivati a questo nuovo stop che rischia di rallentare tutto di nuovo. I cittadini della zona sono veramente esasperati, furti e aggressioni in zona sono una
costante e sono francamente delusi da questa amministrazione che invece di dare seguito alle proprie promesse pensa solo a offrire abitazioni e proposte lavorative alle famiglie Rom, molte delle quali con numerose persone con un passato o un presente di criminalità.

È vergognoso questo ritardo e questo atteggiamento del Comune, totalmente incapace di salvaguardare questa periferia da un campo che è sinonimo solamente di degrado e insicurezza.

firma sardoneSilvia Sardone

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