Milano 8 Febbraio – Walt Disney e Salvador Dalì si erano incontrati la prima volta negli anni ’40, e si erano riconosciuti subito come due anime affini. Ora il Museo Salvator Dalì di St. Petersbourg in Florida trae spunto da questa amicizia per esplorare parallelamente il lavoro dei due artisti. Con una mostra che al castello del marchio Disney, associa, per esempio, il padiglioneSogno di Venere che Dalì creò per l’Esposizione Universale del 1939. Il percorso include, poi, il progetto di un corto animato a cui i due mostri sacri lavorarono congiuntamente,Destino, che solo di recente è stato completato dagli studi Disney.
Il pezzo forte dell’allestimento, tuttavia, si chiama Dreams of Dalì: grazie all’Oculus Rift Headsets, un apparecchio tecnologico che si posiziona sulla testa e che coinvolge occhi e orecchie, lo spettatore è trasportato all’interno del quadro di Dalì del 1935 Reminiscenza archeologica dell’Angelus di Millet. Gli utenti possono muoversi all’interno del quadro, navigando in un ambiente tridimensionale: durante l’esperienza virtuale intervengono altri motivi ricorrenti nell’opera del pittore come formiche, elefanti, uccelli, e si può incontrare anche il suo telefono aragosta.
Lo stesso museo, in precedenza, aveva proposto percorsi che analizzavano i rapporti tra Dalì ed Andy Warhol, o Pablo Picasso. In quelle occasioni si era registrato un record di visitatori, ma l’aspettativa di presenze stavolta, vista la popolarità del marchio Disney e la chicca high tech, è anche più alta.
– Federica Polidoro
Salvador Dalí Museum
1 Dali Blvd, St. Petersburg – Florida
http://thedali.org/ (Artribune)
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