Un Festival di Sanremo così prevedibile da sembrare vecchio

Cultura e spettacolo

Milano 10 Febbraio – Un Festival di Sanremo così prevedibile da sembrare vecchio, con quella muffa che ha l’odore della monotonia, senza originalità, senza guizzi. Ma la linearità, il “classico” sono la cifra della conduzione di Conti,pausini sempre uguale a se stesso, senza quella capacità di osare che sarà anche un po’ rischiosa, ma che determina il divertimento finale. Ma due lampi di bellezza ci sono stati: Laura Pausini ed Elton John. La Pausini per dire dove abita la professionalità, la simpatia, l’umiltà. Elton John per dire “questa è la musica”. Quella senza tempo, che ti prende l’anima, che ti dà un pugno allo stomaco. Le canzoni in gara? Pallide e quasi incolori con pochissime eccezioni.

Lorenzo Fragola, uno dei più giovani in gara (20 anni), con il brano Infinite volte dà inizio al Festival. Emozione ed eleganza

 Noemi con La borsa di una donna ha inizialmente qualche incertezza di intonazione. Il testo è originale e sentito. Originale

Dear Jack sul palco dell’Ariston con la loro Mezzo respiro  Il nuovo solista  Leiner Riflessi è un po’ sottotono, tradito dall’emozione. Il brano recupera una linea melodica nel sound della band

Giovanni Caccamo e Deborah Iurato con Via da qui di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Un duetto suggestivo, d’atmosfera. Senz’altro uno dei brani più intensi e delicata della serata. Unica nota stonata…l’abito da debuttante di Deborah veramente inqualificabile

Gli  Stadio con un pezzo “alla Stadio” Un giorno mi dirai : quando la classe non è acqua

Arisa con Guardando il cielo pezzo molto intenso che nel ritornello ricorda forse un pezzo di Eros Ramazzotti. Voce con la purezza del cristallo

Enrico Ruggeri con Il primo amore non si scorda mai, un  pezzo rock, bello, trascinante, che ricorda i suoi inizi con i Decibel.

Bluvertigo tornano a Sanremo con Semplicemente  Il brano propone atmosfere sofisticate. Al di là del bene e del male

Irene Fornaciari, canta la sua Blu con vibrante emozione. Il brano  ha l’enorme pregio di ricordarci la tragedia dei migranti nel Mediterraneo.

Gabriel Garko ha giocato con disinvoltura, diventando anche simpatico. Dire che è bello è talmente ovvio..

Dopo le votazioni sono a rischio: Noemi (inaspettatamente), Bluvertigo (Incompresi), Dear Jack (forse poco incisivi), Irene Fornaciari (mi dispiace per la sensibilità dimostrata)

Elton-John

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