Milano 14 Febbraio – Il weekend San Valentino 2016 è arrivato ma se non avete ancora scelto dove trascorrere la festa degli innamorati eccovi alcune proposte. 4 idee per progettare bene un fine settimana speciale ma all’insegna della cultura e dell’arte
McGinley per gli innamorati – Domenica 14 febbraio la GAMeC di Bergamooffre a tutte le coppie la possibilità di visitare in anteprima esclusiva una delle sale che compongono The Four Seasons, prima mostra personale in un museo italiano dell’artista americano Ryan McGinley, che aprirà al pubblico il prossimo 19 febbraio. La sala prescelta è quella dedicata al tema dell’Inverno, dominata dai grandiosi paesaggi innevati che caratterizzano una parte significativa del lavoro di McGinley e che sono popolati dalle fugaci e stranianti apparizioni di modelli e modelle, completamente nudi, dispersi in modo allusivo nella natura più selvaggia. La GAMeC invita le coppie che visiteranno la mostra a esorcizzare il freddo dei paesaggi di McGinley e la solitudine dei personaggi che ritrae attraverso un semplice abbraccio: da immortalare con un selfie e condividere sui profili ufficiali del museo, usando l’hashtag#BaciinGalleria. Domenica 14 febbraio l’ingresso alla GAMeC sarà gratuitonella fascia oraria compresa tra le 19.00 e le 23.00; il GAMeC Café organizza lo speciale happy hour dedicato alla Festa degli Innamorati (consumazione € 5,00).
San Valentino al Mart – In occasione di San Valentino, il Mart propone ingresso 2×1 per tutte le coppie che si presenteranno alla biglietteria del Museo.
Un’occasione unica per visitare in due il Mart, al prezzo di un solo biglietto, e festeggiare San Valentino immersi nell’arte, alla scoperta dei capolavori dell’Ottocento.
La promozione è valida anche alla Galleria Civica di Trento e alla Casa d’Arte Futurista Depero nella giornata di San Valentino. Fino al 3 aprile 2016, il Mart ospita la grande mostra La coscienza del vero. Capolavori dell’Ottocento. Da Courbet a Segantini, a cura di Alessandra Tiddia. La mostra, intende indagare alcuni momenti della cultura figurativa ottocentesca, nella stagione compresa tra il Romanticismo e l’Impressionismo, ovvero fra il 1840 e il 1895, anno della prima Biennale di Venezia. In mostra circa 100 opere, provenienti sia dalle Collezioni del Mart sia da prestigiose raccolte pubbliche e private, tra le quali spiccano i lavori di maestri indiscussi come Gustave Courbet, Giovanni Segantini, Francesco Hayez, Giovanni Boldini e Franz Lenbach ma ancheCarlo Bellosio, Mosè Bianchi, Giustiniano Degli Avancini, Alessandro Guardassoni, Pompeo Marino Molmenti, Eugenio Prati, Giuseppe Tominz.
Il Simbolismo romantico – Imperdibile la mostra “Il Simbolismo. Dalla Belle Époque alla Grande Guerra” a Palazzo Reale fino al 5 giugno 2016. La retrospettiva propone il confronto di oltre 150 opere tra dipinti, sculture e eccezionali oggetti d’arte decorativa provenienti da importanti istituzioni museali italiane ed europee oltre che da collezioni private, rievocando l’ideale aspirazione del Simbolismo a raggiungere un effetto unitario per creare un’arte totale. Da Fernand Khnopff a Luigi Bonazza, seguace italiano di Klimt, passando per Leo Putz, Giorgio Kienerk e Giulio Aristide Sartorio.
Monet per sognare insieme – Monet “impressiona” Torino con i suoi capolavori. Dopo la mostra di Degas nel 2012 e quella dedicata a Renoir nel 2013, la collaborazione tra la Città di Torino e l’asse Musée d’Orsay e gruppoSkira si rinnova con una straordinaria esposizione dedicata a Claude Monet (1840-1926), capofila della grande stagione impressionista accanto a Manet, Renoir, Degas, Pissarro, Sisley e Cézanne. Alla base della mostra, come già è avvenuto per Renoir, è una partnership istituzionale tra la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino – Fondazione Torino Musei e il Musée d’Orsay di Parigi. La mostra consentirà di mettere a fuoco alcuni tratti decisivi della complessa evoluzione del percorso artistico di Monet, evidenziando la varietà e qualità della sua tecnica pittorica, concentrando lo sguardo su temi e innovative soluzioni che ne fanno uno dei padri indiscussi dell’arte moderna. (Libreriamo)
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