Milano 23 Febbraio – Milano, cimitero di Lambrate. Ormai l’insofferenza dei cittadini ha raggiunto il punto più alto. Dal 2013 il sonno dei loro cari è turbato dall’invasione delle nutrie. Questi animali divorano i fiori, sporcano le tombe e talvolta scavano anche tunnel nei tumuli. Dopo anni di denunce il Comune è ancora immobile. Il degrado cresce e nessuno fa nulla. E’ il solito copione della giunta Arancione, dopotutto, si ignorano i diritti dei cittadini per ragioni del tutto ideologiche. Un comune che mostra tanta indifferenza per i sentimenti di pietà dei cittadini non merita altro che il nostro disprezzo, a voler essere buoni. La tutela della salute pubblica, del decoro e la lotta al degrado dovrebbero venire prima degli interessi delle lobby che proteggono ratti, scarafaggi e nutrie. Dovrebbero, appunto. La cosa tragica è quanto succede nella realtà. Ieri ho avuto la malaugurata idea di difendere sul mio profilo Facebook un principio. Un principio banale, se volete. La pietà per i defunti, la sicurezza delle persone che vanno a depositare dei fiori ed in generale l’essere umano vengono prima degli animali infestanti. Sterminiamo a buon diritto i ratti. Sterminiamo gli scarafaggi. Le nutrie devono subire la stessa sorta. Per il bene di tutti. Nulla di rivoluzionario o di incendiario. Eppure è bastato ed avanzato per attirare tre Erinni che, in un crescendo Rossiniano di follia, sono arrivate a minacciarmi, ripetutamente, di morte. Minaccia sotto forma di augurio di essere sterminato con “tutti quelli che la pensano come me”. Cioè che sono convinti, ohibò, che l’essere umano venga prima di ratti e nutrie. Fossero state di sinistra la cosa non mi avrebbe sorpreso. L’avrei accolta benignamente, come si sopporta un vicino di casa che beve troppo, che talvolta si ubriaca, ma che, in genere, non nuoce. No, una di queste, forse tutte chissà, sono parte del Centro Destra. Hanno familiarità con nostri eletti, che sono stati anche taggati nella discussione. Di certo, va detto, i chiamati in causa non avranno letto. Non può essere altrimenti. Se fosse successo, se avessero avuto coscienza della gravità di quello che stava succedendo sarebbero di certo intervenuti, levando alte le voci contro la barbarie. Perché nessuno che si di dica liberale può, in nessun caso, accettare che l’individuo cessi di essere il centro dell’Universo. Né, tanto meno, che venga sostituito da scarafaggi, ratti o nutrie. O almeno così non dovrebbe andare. Invece le signore parevano certe che in molti avrebbero condiviso le loro visioni, per questo hanno dichiarato che avrebbero detto in giro chi io fossi.
Vorrei risparmiare loro la fatica. Mi presento. Sono Luca Rampazzo, sono un imprenditore, credo che l’Uomo sia il centro dell’Universo e penso che le nutrie, come animali infestanti, quando entrano in contatto con l’uomo vadano sterminate. Se ritenete che questo discorso sia inaccettabile, non sono io ad essere fuori posto qui. Siete voi. Io non retrocedo sui principi. Come diceva Margarete Thatcher, o staremo in piedi sui nostri principi o non staremo in piedi affatto. Ecco, care signore, io sono qui. Non cedo neppure un metro. Ditelo pure al mondo, fate i manifesti con la mia faccia. Io di faccia ne ho una sola. Non sarà bella, ma è sempre quella. E per mantenerla pulita e tenere alta la testa sono abituato a lottare. Non mi fate paura.
Come sempre, con fare profetico, Chesterton, sia benedetto il suo nome, aveva predetto tutto:
Le verità si trasformano in dogmi nel momento in cui vengono messe in discussione. Pertanto, ogni uomo che esprime un dubbio definisce una religione. E lo scetticismo del nostro tempo non distrugge realmente le credenze, ma anzi le crea, conferendo loro dei limiti e una forma chiara e provocatoria. Un tempo, noi liberali consideravamo il liberalismo semplicemente una verità ovvia. Oggi che è stato messo in discussione, lo consideriamo una vera e propria fede. Un tempo noi che crediamo nel patriottismo pensavamo che il patriottismo fosse ragionevole e nulla più. Oggi sappiamo che è irragionevole e sappiamo che è giusto. Noi cristiani non avevamo mai conosciuto il grande buonsenso filosofico insito in quel mistero, finché gli scrittori anticristiani non ce l’hanno mostrato.
La grande marcia della distruzione intellettuale proseguirà. Tutto sarà negato. Tutto diventerà un credo. È una posizione ragionevole negare le pietre della strada; diventerà un dogma religioso riaffermarle. È una tesi razionale quella che ci vuole tutti immersi in un sogno; sarà una forma assennata di misticismo asserire che siamo tutti svegli. Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate. Noi ci ritroveremo a difendere non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Combatteremo per i prodigi visibili come se fossero invisibili. Guarderemo l’erba e i cieli impossibili con uno strano coraggio. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,
Ma quanto sei raccapricciante?
Parli di sterminare dei vivi per “proteggere” dei morti!!
Parli di pietà inneggiando all’uccisione di altri esseri senzienti che a te non hanno fatto nulla di male.
Parli di barbarie ma sentenzi mattanze gratuite.
Sei un mostro!
Lo sai come ci sono finite le nutrie nei cimiteri? La specie umana ha depredato le altre specie animali di tutte le risorse necessarie e degli habitat in cui avevano diritto di vivere, schifoso!!!
Le lobby sono quelle della carne che metti in tavola e dei farmaci di cui consequenzialmente avrai bisogno, ignorante!
Quelli che cercano di difendere altre specie animali oltre alla loro, hanno quasi tutti le “pezze al culo” perché devono autofinanziarsi e/o vivere della sussistenza proveniente da aiuti di gente privata. Informati un po’ prima di parlare.
Non avere pietà dei morti, che sono morti. Abbila di te stesso, che manchi d’anima e cervello.
L’individuo ebete, quando non comprende qualcosa, taccia in fretta gli altri di categorie politiche avverse alla propria anziché sforzarsi a ragionare e a migliorare le proprie capacità di comprendonio.
L’esasperata libertà intellettuale di individui deprecabili come te, a scapito di tutti gli altri, ha portato il nostro Pianeta alla rovina.
E leggi anziché scrivere, che ne hai tanto bisogno.