Milano 23 Febbraio – C’era una volta il buonismo di Pisapia e della sua visione ideologica del mondo che, diciamolo con franchezza, ha rovinato Milano. C’era una volta uno sguardo bonario per gli abusivi, per i centri sociali, per i Rom che delinquono, poverini, per mangiare, per gli extracomunitari che, molto poverini, s’arrangiano come possono per sopravvivere, c’era, insomma, una volta la percezione di un Sindaco che dava per scontato che Milano fosse una città sicura, che non fosse necessario l’esercito, che auspicava, usando grande tolleranza, una corrispondenza di maturità e civiltà da parte degli “ospiti”. E dico c’era perché a giugno si spera in un Sindaco che abbia fortemente il senso della Giustizia, dopo i risultati catastrofici della politica di Pisapia. Perché Milano è diventata la capitale per il numero di furti denunciati alle autorità: quasi 7800 segnalazioni ogni 100mila abitanti. E non c’è da filosofare sull’argomento. Il primato è l’ennesima prova che la percezione dei milanesi sull’insicurezza della città è sacrosanta, soprattutto in periferia, dove Pisapia non mette piede, dove l’illuminazione è precaria, dove la piccola criminalità prospera. Questa la realtà. Questi i numeri Istat della realtà. Mariastella Gelmini osserva ad Affari Italiani “”L’Italia dei furti negli appartamenti e nelle strade da oggi ha ufficialmente una capitale: Milano. Questi sono i primati che il centrosinistra milanese ha regalato in questi anni alla città. E per le rapine la sinistra fa vincere a Milano il terzo posto in Italia, con un netto stacco su tutte le altre città del Centronord… Con Pisapia cinque anni di chiacchiere e insuccessi. Con il centrodestra torneranno la sicurezza e la serenità che c’erano quando governavamo contrastando la microcriminalità senza tregua, strada per strada. Siamo pronti a invertire la rotta ripristinando le funzioni di sicurezza della polizia locale, rilanciando la telesorveglianza, rivitalizzando il commercio locale e gli spazi di socialità”. E De Corato, ex Vicesindaco con la Moratti, evidenzia “”Il centrodestra deve tornare a governare per riprendere il modello-Milano che nel 2010 garantiva sicurezza agli abitanti. Questo sarà il nostro obiettivo se vinceremo le prossime elezioni comunali. Nel 2010 c’era il modello-Milano sulla sicurezza, riconosciuto addirittura dal ministro Amato del governo D’Alema”. E “alla festa della polizia del 15 maggio, l’allora questore Indolfi riportò la notizia che in città i reati erano calati del 40%. Poi è arrivato il vento arancione, che ha portato Milano in cima alle classifiche dei reati”. Suonano davvero stonate le parole di Pisapia: “Milano capitale dell’internazionalizzazione, dell’innovazione, del sociale.” I dati incontrovertibili parlano di altri primati, grazie alla sua incapacità amministrativa.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano