Milano 1 Marzo – Ci sono luoghi dove la storia è ferma. Da una parte è consolante, dall’altra a volte si scade nel ridicolo. Per fortuna in tanti, almeno a sinistra, paiono totalmente immuni a questa forma di inibizione. Prendiamo, ad esempio, un normale riunione di Commissione in Zona 2. Si parla di spazi multiuso. E si deve decidere come dividerne l’uso. Ovvero come spartirle. Al netto delle solite battute e dei soliti sospetti, ci informa la Consigliera Capotosti sul suo profilo, che stavolta i compagni creeranno un’alta barriera contro l’illegalità. No, non parliamo di centri sociali ed associazioni amiche. Nemmeno di gruppi con passati discutibili. È qualcosa di molto più pericoloso, più antico. Che secondo il Pd riguarda tutti. Ma lasciamo la parola alla Consigliera Capotosti:
“E dopo il pasticcio sulle Foibe in cui parte della maggioranza ha dato prova di esser rimasta indietro di settant’anni ecco che ci riprovano a dividere e a seminare odio. Giovedì alla commissione decentramento si discuterà la delibera per l’individuazione degli spazi multiuso dei centri di aggregazione multifunzionale della zona. Nella bozza inviata oggi, al primo punto del dispositivo, hanno visto bene “di stabilire che gli spazi di cui al presente atto, non possono essere concessi a qualsivoglia organizzazione che violi le norme costituzionali con particolare riferimento alla XII Norma Transitoria”. Questi sono impazziti. Qualcuno gli urli nelle orecchie che siamo nel 2016. Qualcuno svegli loro dai sogni e noi tutti dagli incubi. Prima si faranno una ragione che a Milano non esiste una, e dico una, associazione che violi la dodicesima disposizione transitoria, prima staremo tutti meglio. In ogni caso giovedì battaglieró per togliere questo abominio dalla delibera. Dobbiamo difenderci da quanti, credendosi i soli depositari della democrazia, provano ad imbavagliarci e a propinarci il loro pensiero unico aberrante.”
La dodicesima disposizione transitoria, e nulla in Italia è più duratura di qualcosa di transitorio, riguarda la ricostituzione del disciolto Partito Fascista. Ha ragione la Consigliera a far notare che nel 2016 è ridicolo citare quella norma. Ma io vorrei andare oltre. Innanzitutto esiste una legge che ha superato quella disposizione, che è la legge Scelba. Aggiornata dalla Mancino. Quindi, se proprio vogliamo escludere i fascisti, almeno vediamo di citare delle leggi che abbiano un senso. Citare il trattato Costituzionale è una guasconata tanto inutile quanto priva di ogni reale efficacia. A proposito di efficacia, si presentasse in gara un’associazione con il dichiarato scopo di rifondare il Partito Fascista la legge imporrebbe ad un pubblico ufficiale di denunciarne gli appartenenti. Inoltre, sempre a naso, la priorità del suddetto pubblico ufficiale non dovrebbe essere quello di escludere tale associazione dal bando, quanto piuttosto farla sciogliere d’imperio. Peraltro, va da sé che un gruppo con tali caratteristiche non dovrebbe partecipare, e se anche partecipasse non dovrebbe poter vincere, stante la sua natura contraria all’ordine pubblico. Ma l’ultimo punto io credo che sia quello più qualificante: tra le centinaia di possibili cause di contrarietà all’ordine pubblico di queste associazioni, perchè proprio questa? Non è che, la butto là, nella pratica sia più comune che a vincere siano associazioni che, putacaso, istigano a delinquere (occupazioni abusive di immobili, pubblici e privati), istigano all’odio (contro chiunque non la pensi come loro), praticano ogni genere di abuso (centri sociali ed affini)? O forse proprio perché nella pratica è più comune che vincano loro, allora li si lascia partecipare. E vincere. In sostanza, siamo di fronte ad un tipico caso di amministrazione Pisapia. L’ideologia prende il posto del buon senso e ci regala perle di rara inutilità. Il velleitarismo sale al potere ed i tromboni salgono in cattedra, catechizzando masse che disprezzano con vecchi e frustrati slogan. In cui, se mai vi avessero per davvero creduto, oggi nemmeno loro trovano qualcosa di utile o attuale.
Ringraziamo la consigliera per la determinazione. Ma per quanto la forza dei suoi polmoni sia leggendaria, anche se urlasse con tutte le sue forze non risveglierebbe dai loro incubi questi personaggi. Non dimentichiamo, infatti, che Dio ha disperso i superbi nei sentieri dei loro cuori.

Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,