Milano 2 Marzo – Il progetto “Dare freschezza agli aiuti alimentari”, che prevedeva l’attivazione di una rete solidale per il recupero giornaliero di prodotti freschi dai Punti Vendita della Grande Distribuzione Organizzata si è concluso con la fine dell’anno 2015.
Sensibilità e forze del territorio si sono unite per offrire una risposta concreta al bisogno sempre più urgente di aiutare le famiglie in difficoltà. Sostenuto da Fondazione della Comunità Monza Brianza, il progetto “Dare freschezza agli aiuti alimentari”, ha coinvolto Banco Alimentare della Lombardia, aziende leader della Grande Distribuzione Organizzata nei punti vendita della Provincia Monza Brianza e le Strutture Caritative abitualmente in prima linea a supporto di chi ha più bisogno.
In aggiunta alle consolidate attività di Banco Alimentare, il progetto aveva l’obiettivo di donare alle persone in difficoltà un mix migliore di prodotti con una maggiore percentuale di alimenti freschi disponibili giornalmente. Dopo 12 mesi dall’avvio (gennaio 2015) i risultati hanno superato le aspettative: sono state raccolte circa 125 tonnellate di alimenti freschi, in 20 punti vendita, pari a 250.000 pasti per un valore “salvato” di circa 336.000 €.
Sono stati raccolti frutta e verdura, latticini e derivati del latte, pane e pasticceria, salumi e altri alimenti freschi, salvati dalla distruzione, attraverso un piano logistico di grande efficienza. Con ritiri giornalieri da parte di 16 strutture caritative, coordinate dal Banco Alimentare, gli alimenti sono stati messi a disposizione di 3.690 persone, di cui 1.151 minorenni (386 bambini sino a 5 anni di età, e 755 di età compresa tra i 6 e i 17 anni), assicurandone la qualità e la sicurezza alimentare e permettendone un consumo quotidiano.
Il progetto “Dare freschezza agli aiuti alimentari” ha realizzato i benefici che sono alla base della missione del Banco Alimentare:
Benefici culturali di un’azione che mette al centro la persona e il soddisfacimento di un bisogno fondamentale qual è l’alimentazione garantita;
Benefici sociali perché i prodotti ancora utilizzabili ritrovano la loro finalità presso le famiglie assistite dalle strutture caritative;
Benefici economici perché vengono ridotti i costi di stoccaggio e eliminati i costi di smaltimento;
Benefici ambientali perché, evitando di generare rifiuti, si recuperano acqua, energia e territorio utilizzati per la produzione degli alimenti.
A supporto dell’iniziativa e per aiutare le famiglie ad un utilizzo più consapevole degli alimenti freschi e no, il Banco Alimentare della Lombardia, in collaborazione con la Cooperativa Meta, ha organizzato, presso la sede di Muggiò e le sedi di alcune Strutture Caritative, un ciclo di incontri sul tema della corretta alimentazione: “Nutrizione & Salute” e HACCP per la corretta gestione dei prodotti recuperati. Questi ultimi hanno coinvolto sia i volontari delle strutture caritative che le persone assistite. In totale le persone che hanno partecipato ai 9 incontri organizzati sono state circa 130.
Insegne della Grande Distribuzione Organizzata aderenti al progetto:
Auchan, Carrefour, Coop, Esselunga, Eurospin, Il Gigante, Iper, Penny Market.
Strutture caritative:
Tantum Aurora, Marista, Caritas, Società Cooperativa Sociale Le Stelle, Centro Mamma Rita, Centro di Solidarietà Lo Spiraglio, Società di San Vincenzo De Paoli, Parrocchia S. Giorgio.
A proposito del Banco Alimentare della Lombardia “Danilo Fossati” Onlus
La missione del Banco Alimentare della Lombardia è il recupero delle eccedenze della filiera agro-alimentare e la donazione alle strutture caritative che assistono le persone in difficoltà. Nel 2015 sono state recuperate 17.043 tonnellate di alimenti, pari a 34,1 milioni di pasti, e donate a 1.254 Strutture Caritative che hanno dato aiuto a 210.000 persone. Con la distribuzione giornaliera di cibo, pari a 93.386 pasti giorno, il Banco Alimentare della Lombardia è la più grande iniziativa sociale di ristorazione in Italia.
Nella provincia Monza Brianza, il Banco Alimentare ha donato 1.413 tonnellate di prodotti alimentari, pari a 1.826.000 pasti, per un valore di € 3.816.000, sostenendo 99 Strutture Caritative che hanno dato assistenza a 20.860 persone in stato di bisogno.
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