Milano 13 Marzo – Settantaquattro voti dal Dio web l’hanno incoronata candidata a Sindaco di Milano del Movimento 5 Stelle. Era novembre quando Patrizia Bedori vincendo le Comunarie, fu catapultata nella “grande politica” dalla cucina della propria casa. Settantaquattro voti sono davvero pochini, anzi sono veramente una miseria, ma le leggi del Movimento 5 Stelle non ammettono discussioni, quando parla il Dio web. Poi iniziarono le critiche sussurrate dei militanti: “Non ha carisma, non sa fare il leader, ha le idee confuse…” Ma la casalinga Patrizia, gasata dall’improvvisa fortuna, promette Moschee in ogni quartiere, integrazione con i Rom, auspicando una Milano interculturale e multietnica da far invidia a Pisapia. E i malumori si alzano fino ad arrivare al guru Casaleggio. In parole molto semplici l’inadeguatezza della casalinga Patrizia è manifesta e rappresenta sempre più un problema. L’oracolo del web ha cannato. Perché la buona volontà non basta, perché l’assenza di competenze non va da nessuna parte, perché non si può improvvisare una capacità gestionale in una città complessa come Milano. A dimostrazione che le Comunarie e le scelte via web sono un bluff, una leggenda, se si osservano le ultime vicende del Movimento: inchieste giudiziarie, espulsioni, problemi politici vari. Facile prevedere il redde rationem. Secondo indiscrezioni, venerdì scorso la candidata Bedori, durante una riunione di attivisti, avrebbe chiesto 48 ore di riflessione perché si sente messa in discussione, riservandosi la facoltà di una rinuncia alla candidatura. Soprattutto ha la consapevolezza di non essere gradita a Casaleggio che più volte ha espresso dubbi e perplessità. Un clima insopportabile da portare avanti. Una rinuncia, quindi, guidata dall’alto? Probabilmente. Anzi, nonostante la sbandierata democrazia, una rinuncia imposta. Sul possibile passo indietro piove l’ironia del senatore PD Del Barba. “Anche a Milano #M5s fa le #fuffarie. Il ritiro della #Bedori è l’ennesimo #flopa5stelle. Tanto poi c’è Casaleggio…”. Ma sulle Primarie taroccate che falsano la democrazia e sulle scelte web di personaggi improvvisati e incompetenti, una riflessione va fatta.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano