Videoreportage di Claudio Bernieri
Musiche di Luciano d’Addetta
Milano 13 Marzo – In piazzale Lagosta si fa la storia. Sono le due del pomeriggio di un sabato qualunque a Milano, e Stefano Parisi ha appena finito il suo primo bagno di folla in un mercato rionale…E’ ora di fare uno spuntino, e stiamo per lasciarlo…Lo abbiamo seguito per tutta la mattinata… Stefano ha scelto una cantina che ha in mostra l’eccellenza del buon gusto italiano a tavola: salumi formaggi vini…Niente cus cus, niente involtini primavera, niente kebab, cibi che il suo competitor Sala preferirebbe.
Ma lasciamo Stefano Parisi, e raccontiamo una giornata che ha fatto la storia. La storia del futuro sindaco di Milano…
Sono le 11 e i banchetti di Forza Italia incontrano la gente che passa al mercato di piazzale Lagosta….molti aspettano Stefano Parisi… Si discute tra i militanti, i consiglieri di zona, i residenti.
Dall’altra parte della piazza, ecco il banchetto della Lega… anche qui la gente si ferma e discute… molti aspettano Matteo Salvini…Poi insieme, Salvini e Parisi faranno un giro nel mercato, uno dei più colpiti dall’abusivismo…Ed ecco, dalla stazione Garibaldi, Parisi risale tra le bancarelle: qualche passo, e si ferma a parlare con i residenti del quartiere Isola…È la sua teoria dell’ascolto.. per cinque anni i milanesi sono stati snobbati da una giunta elitaria …ora la gente ha molto da dire… e Parisi, come ha promesso, ascolta e prende nota…L’ascolto continua,,.. ecco un anziano con la sua proposta…
Il dibattito continua sulla città possibile e vivibile…La kermesse continua per un’altra ora… ma altra gente l’aspetta al gazebo della Lega… Qui Matteo e Stefano si incontrano… poi le foto di rito…e ancora discorsi tra la gente… è ancora bagno di folla… c’è nell’aria una strana tensione. Il desiderio di chi vuole partecipare, proporre, discutere dopo 5 anni di silenzio…Qualcuno chiede se Salvini farà l’assessore alla sicurezza.
Parisi: “Se Salvini darà un contributo al 100 per cento per Milano, sarà fighissimo”. La gente ride: chiama già Parisi “ sindaco”. Lui risponde: “Ce la faremo, dovete solo pazientare un po’ fino a giugno”…
Applausi, la gente accorre, poi l’ascolto…il popolo milanese ha scelto al mercato di piazzale Lagosta il suo sindaco.“Sala sta con l’elite, noi con il popolo “ commenta un consigliere di zona.
Battute. “Puoi abbassarti un po’” chiede Parisi a Salvini mentre sono bersagliati dai flash dei fotografi. “Tu corri, io no…io c’ho la pancia, e tu no..” borbotta Salvini. Si abbassa di qualche centimetro: ora Parisi e Salvini sono alla stessa altezza, per le foto. Poi, Parisi, serio: “Il problema è che la sinistra è lacerata…è in una crisi profonda, che ha bloccato l’attività del pur pigro Sala…
Hanno un sacco di problemi, non si mettono d’accordo…. noi invece siamo uniti e saremo coesi per tutti i cinque anni della giunta” E infine aggiunge: “ Primo problema da risolvere: la sicurezza”. Due ore tra la gente.“Un campo rom da chiudere al mese“ promette Salvini. Parisi: ”Milano è la culla del centro destra, ripartiamo da qua, Milano si rigenera e farà una proposta valida per tutto il paese”
Salvini: ”A Milano c’è un programma preciso, non vedo l’ora che arrivi giugno e i milanesi troveranno l’orgoglio che si un è po’ appannato in questi ultimi anni. Io vedo un centro destra che guarda avanti e non indietro, c’è una squadra che guarda avanti, e io mi tengo stretto Milano”. La gente ha capito il candidato sindaco Parisi, e tornerà a votare. Oggi a Milano, domani in tutta Italia.