Milano 17 Marzo – L’intitolazione del parco a Franca Rame nel quartiere Adriano – commenta Silvia Sardone, responsabile Sicurezza e Periferie di Forza Italia Lombardia e consigliere di zona 2 – è purtroppo una scelta esclusivamente ideologica.
Oggi la passerella di Pisapia nel Parco è stata francamente ridicola ed è stata contestata dai residenti, contrari alla decisione ed esasperati dalle promesse non mantenute dall’amministrazione di sinistra nel quartiere. Questa intitolazione è stata chiaramente non voluta dai cittadini che preferivano nomi come Marelli (per il luogo) o Sandra&Raimondo (trovandoci in un’area con vie dedicate a personaggi del cinema) e fortemente divisiva, anche diseducativa, ricordando il passato di Franca Rame. E’ infatti opportuno ricordare le battaglie fatte dalla Rame e Dario Fo negli anni ’70 apertamente dalla parte dei membri delle Br e il linciaggio mediatico a cui sottoposero il Commissario Calabresi. E non dimentichiamo il sostegno ad Achille Lollo, responsabile della strage di Primavalle. E’ il simbolo di una memoria che divide e che riporta alla mente fatti e misfatti di una certa intellighenzia di sinistra che ha sempre operato per dividere
Mentre gli abitanti della zona (che conosco bene abitandoci) denunciano enormi problemi in zona la sinistra perde giornate a usare la toponomastica per fare battaglie per “alimentare” la loro ideologia di stampo vetero comunista. I cittadini chiedono ben altro!
Innanzitutto il parco che inaugura Pisapia è realizzato solo a metà (e infatti viene denominato giardino ora) e ci sono tante situazioni aperte nel quartiere e non risolte dalla sinistra: l’edificio di Via Mulas a poche centinaia di metri è costantemente occupato da sbandati e delinquenti e non c’è alcun progetto per l’area, le villette di Pasini in Via Tognazzi sono abbandonate, l’area del parco PII San Giuseppe è lasciata al suo destino, dovevano iniziare i lavori per la bonifica da tempo e invece ci pascolano le pecore.
Inoltre pur avendolo promesso hanno bocciato lo stanziamento dei soldi a bilancio per l’interramento degli elettrodotti killer in via Adriano.
La variante del PII Marelli non è stata ancora approvata in giunta: la piscina è un miraggio, il centro sportivo è stato tolto dal progetto, hanno aumentato le volumetrie per il residenziale (nonostante una marea di appartamenti invenduti) e diminuito quelli per il terziario (determinando quindi la volontà di creare un quartiere dormitorio). L’ex acquedotto su Via Vipiteno cade a pezzi e doveva essere abbattuto e non lo hanno fatto. L’area di Adriano 60 nonostante i proclami di Granelli è spesso occupata e i lavori per l’abbattimento degli stabili sono bloccati.
Non dimentichiamo inoltre i problemi di sicurezza nel quartiere che denunciamo da tempo e l’abbandono di molte aree infestate da zanzare, topi e ambrosia. Per ognuno di questi problemi e molti altri tutte le promesse dell’amministrazione sono state disattese
Pisapia non si è mai visto in questa zona per 5 anni, ora è venuto solo per i fotografi e giustamente i cittadini gli hanno fatto capire che le priorità per i residenti erano ben altre.
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