Sorpresa: a Milano c’è più traffico che a Roma

Cronaca

Milano 18 Marzo – Traffico complessivamente in diminuzione in Italia nel 2015, per il secondo anno consecutivo, ma non abbastanza per migliorare la classifica stilata nel rapporto Traffic Scorecard di Inrix, società fondata negli Usa che si occupa di tecnologie per auto connesse e per l’analisi dei dati sul traffico. Gli automobilisti del Bel Paese hanno perso in media 19 ore imbottigliati in coda, un’ora in meno rispetto al 2014. Malgrado ciò, l’Italia resta al decimo posto nella classifica dei Paesi più congestionati in Europa, al cui vertice si colloca il Belgio, con 44 ore perse nel traffico. In realtà la classifica dei primi 13 Paesi europei subisce una sola variazione, con la Svizzera che scavalca al quinto posto la Gran Bretagna. Sul poco ambito podio, insieme al Belgio, ci sono Olanda e Germania, seguiti dal Lussemburgo.

Il rapporto analizza i livelli di congestione in 96 città europee. Milano si conferma ancora una volta la città più trafficata in Italia, con una media di 52 ore perse negli ingorghi da parte degli automobilisti in un anno, il doppio di quanto succede a Cagliari, la seconda città più congestionata, che registra un aumento di due ore perse nel traffico. Il tempo mediamente speso nel traffico a Milano è sceso tuttavia di cinque ore lo scorso anno, la maggior riduzione registrata in Italia. Nella classifica delle città europee più congestionate, Milano è scesa dal settimo posto nel 2014 al decimo del 2015. Per il secondo anno consecutivo, Londra si è confermata la capitale degli ingorghi non solo a livello europeo davanti a Stoccarda e Anversa, ma anche a livello mondiale, seguita da Los Angeles (81 ore), Washington e San Francisco (75).

Delle 13 città italiane analizzate sono sei quelle che hanno registrato un calo nei livelli di traffico. Gli automobilisti di Roma hanno speso in media 24 ore in coda, 2 in meno rispetto al 2014, un fattore che ha fatto scendere la Capitale dal secondo al terzo posto (come si evince dalla classifica, non al quarto come riportato erroneamente nel comunicato). Le altre riduzioni si registrano a Firenze (-3 ore), Torino (-2), Brescia (-2) e Bologna (-1).

Il rapporto ha anche identificato le peggiori strade per livelli di traffico in Italia, oltre agli orari più sconsigliati per percorrerle. Nella top 20 delle strade più trafficate in Italia, 12 si trovano nell’area di Milano: il record spetta agli automobilisti che hanno percorso il tratto di 17,24 km della A4 compreso tra l’allacciamento con la A8 (viale Certosa) e la Tangenziale Nord che hanno perso nel traffico una media di poco superiore alle 38 ore/anno; orario peggiore, neanche a dirlo, le 17 del venerdì.

Al di fuori dell’area milanese, il tratto stradale che ha registrato più ingorghi è la A55 a Torino: gli utenti che hanno percorso la distanza di 17,33 km tra l’allacciamento tra la A5 e l’interconnessione con la Tangenziale Sud hanno speso una media di 15 ore in coda. Momento peggiore il lunedì mattina alle 8. In questa classifica al terzo posto si colloca il Grande Raccordo Anulare di Roma per i circa 6 chilometri del tratto in carreggiata esterna tra gli svincoli di Ciampino e Casilina. Picco peggiore il venerdì pomeriggio alle 18, oltre 8 le ore perse in media.

Nonostante la crescita moderata e l’incremento del 16% del numero di immatricolazioni delle auto nel 2015, il traffico in Italia continua a diminuire, in parte grazie anche alla crescita dell’economia del car sharing. Gli affitti di auto sono cresciuti del 18% e i veicoli acquistati per finalità di noleggio rappresentano circa il 20% del totale del mercato.

Anche gli investimenti nel trasporto pubblico hanno contribuito a ridurre i livelli di traffico. A Milano sono state aperte 10 stazioni della nuova linea della metropolitana M5 Lilla, utilizzata da più di 130.000 passeggeri al giorno. Roma ha registrato un leggero aumento nel car sharing pubblico e anche il trasporto pubblico ha potuto usufruire di miglioramenti in termini di nuove stazioni e passeggeri serviti. Bologna ha registrato un aumento dell’8,9% degli abbonamenti mensili ai servizi di trasporto pubblico locale, a Torino il numero dei passeggeri della metropolitana è aumentato del 3%, mentre l’incremento dell’utilizzo di mezzi pubblici a Brescia è stato del 5%.

Peccato che i disservizi nel trasporto pubblico continuino a penalizzare chi sceglie di lasciare l’auto in garage. Ieri, per esempio, a Roma sulla frequentatissima linea ferroviaria che collega la stazione Tiburtina a Cesano si sono verificati cancellazioni e ritardi fino a mezz’ora proprio nell’ora di punta delle 13.

Salvatore Caporale (Il Tempo)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.