Milano 19 Marzo – Un po’ di numeri per dire che la percezione degli italiani sancisce il fallimento della politica economica di Renzi. Riproponiamo l’analisi di Sergio Rame pubblicata da Il Giornale: “Nei giorni scorsi l’Istat ha certificato che l’Italia è tornata in deflazione. La colpa della ripresa che ancora non decolla nel nostro Paese va ascritta tutta a Matteo Renzi.
Gli italiani ne sono convinti. Il 41% degli intervistati di un sondaggio Ixè per Agorà boccia, infatti, le scelte economiche del governo, mentre il 37% attacca l’Unione europea e le politiche di austerità. L’11% chiama in causa gli italiani stessi, che hanno paura di spendere. Non è migliore il tasso di fiducia degli italiani nella ripresa economica. Negli ultimi sette giorni, la quota di chi vede segni di ripresa si è attestata al 28%, mentre chi (ancora) non la vede è passata dal 71% al 67%.
Il 46% degli intervistati da Ixè mette al primo posto, tra le proprie paure, “la crisi economica”. A seguire, con il 25% “le migrazioni verso l’Europa”. Al terzo posto, con il 24%, il timore di un attacco terroristico. Paure a cui il premier non sa dare una risposta soddisfacente. Sebbene la fiducia in Renzi resti stabile al 31% e quella nel governo al 30%, la situazione è tutt’altro che rosea. Le intenzioni di voto sembrano comunque premiare ilPartito democratico che, insieme al Movimento 5 Stelle, cresce lievemente. Arretra, invece, la Lega Nord. In una settimana, infatti, il partito di Renzi è passato dal 34,3% al 34,5%, mentre il Movimento 5 Stelle è salito dal 24,5% al 24,8%. Il Carroccio è, invece, sceso dal 14,7% al 14,3%. Infine Forza Italia è scesa dello 0,1% (10,5%). Se si votasse oggi, l’affluenza sarebbe al 58,2%.
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