Boom di contagi di morbillo tra adulti a Milano

Cronaca

Milano 22 Marzo – Boom di contagi di morbillo a Milano, dove da ottobre è scattata una piccola epidemia, tra giovani e adulti tra i 20 e i 35 anni. Con non poche complicazioni: finora l’Ats metropolitana, l’ex Asl, da ottobre ha registrato 50 ammalati, di cui la metà sono stati ricoverati per almeno quattro o cinque giorni in isolamento in Malattie infettive. Non solo: da Milano, complice un pendolare, il virus si è “messo in viaggio” ed è arrivato a Parma, dove nelle ultime settimane sono stati registrati altri 11 casi.

“Abbiamo ricostruito che il focolaio – spiega Marino Faccini, responsabile a Milano della Profilassi per le malattie infettive per l’Ats – è partito da un paziente, un italiano con meno di 40 anni, rientrato qui ammalato, dopo un viaggio all’estero. Stiamo approfondendo le indagini, anche attraverso lo studio del Dna del virus, per identificare il ceppo. In generale, i contagiati sono tutte persone che, da bambini, non si erano vaccinati, visto che 30 anni fa la copertura non era ancora elevata”. E per questo si sono ammalati da adulti, con il rischio di complicanze non da poco: il morbillo può infatti degenerare in polmonite o, nei casi più gravi, in encefalite. “Non siamo ancora arrivati – ragiona Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università Statale e sovrintendente medico del Galeazzi – a quella che, in gergo, viene definita “immunità di gregge”.

Tradotto: ci sono ancora molte persone che non sono state vaccinate, nonostante le campagne avviate a livello internazionale dall’Organizzazione mondiale della sanità, e nazionale dal ministero della Salute”. A dimostrarlo, i dati di Milano: in media, la copertura vaccinale per il Trivalente (il vaccino per morbillo, rosolia e parotite) è del 90 per cento, l’obiettivo nazionale è del 95 per cento. Questo significa che, ogni anno, sugli 11.500 bambini che nascono a Milano, 1.500 non vengono vaccinati. (Fonte Repubblica)

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