Milano 22 Marzo – Quasi 12 ore senza acqua in casa e nessuna possibilità di lavarsi visti i rubinetti a secco per mezza giornata. È successo nella giornata del 20 marzo in via Stresa, una strada per nulla periferica situata nella zona nord della città. Causa del «blackout» dell’acquedotto la rottura di due tubi. Il pronto intervento di Mm, intervenuto alle prime luci dell’alba, ha dovuto sostituire circa 6 metri di tubi. L’acqua nelle case è tornata solo intorno alle 18.
Una residente di via Stresa, Angela Ronchini, si è resa conto del guasto già alle 5.40 del mattino, quando ha portato fuori il suo cane. «Ho visto un torrente d’acqua in strada.- racconta la signora al Giorno – Dopo pochi minuti ho visto i tecnici dell’acquedotto che mi hanno confermato che c’era stato un guasto nella tubatura principale. Mi hanno raccomandato di fare scorta d’acqua perché l’erogazione nelle case sarebbe stata interrotta per consentire di riparare i guasti». Nonostante però la signora sia subito tornata a casa per riempire qualche bacinella, era ormai troppo tardi dato che alle 6 l’acqua già non usciva più dai rubinetti di casa e addio alla possibilità di fare scorte. Quando la signora Ronchini alle 10 ha chiamato Mm chiedendo a che ora sarebbe stata ripristinata l’acqua per poter andare in bagno, sembra le sia stato risposto in maniera scortese: “Non è un problema nostro’’.
In via Stresa è il terzo guasto all’acquedotto in un anno.
Diversa la ricostruzione di Mm, azienda comunale che gestisce l’acquedotto, che sostiene che il guasto in via Stresa è avvenuto alle 6 di mattina, ma che l’acqua è stata tolta solo alle 10 e ripristinata intorno alle 17.45. Mm afferma che nel frattempo sono state installate delle colonnine di acqua in via Stresa per consentire ai residenti di prendere l’acqua. La signora Ronchini, a riguardo, ha postato su Facebook la foto di una colonnina, commentando «Una sorta di fontanella in mezzo a una pista ciclabile senza nessuna indicazione che fosse potabile e servisse per le scorte d’acqua dei residenti».
La consigliera di Zona 2 Roberta Capotosti sottolinea: «Questa è la Milano di Pisapia e soci. La Milano del quarto mondo. Dopo che si è verificato il guasto, non è stato fornito nessun servizio di supporto se non una misera fontanella. Nessuna distribuzione di bottiglie d’acqua. Nessuna cisterna mandata a supporto» Riccardo De Corato attacca “Presenterò una interrogazione a Palazzo Marino per capirne di più e stabilire quali siano le responsabilità della società che gestisce le forniture “.
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