Boccioni ritorna a Milano: dal disegno alle visioni futuriste

Cultura e spettacolo

Milano 23 Marzo – Umberto Boccioni torna a casa: Milano, città d’adozione del pittore, lo celebra con un’importante esposizione monografica: 280 opere a Palazzo Reale nel centenario della morte. “Umberto Boccioni – Genio e memoria” è una delle mostre di punta del palinsesto primaverile “Ritorni al futuro” e brilla per la ricchezza dell’indagine sulle fonti che, da Raffaello a Previati, hanno costruito la cultura visiva quasi accademica del giovane futurista. La curatrice della mostra Francesca Rossi. “Questa ricchezza di cultura visiva che lui aveva – ci ha spiegato – poi ha nutrito anche tutto il suo percorso di ricerca per l’arte nuova. Perché come tutti gli artisti delle avanguardie, lui cercava l’arte moderna e l’opera d’arte universale della modernità”.

Una modernità, che, ovviamente, emerge con forza nella seconda parte dell’esposizione, quella dedicata al periodo futurista, anche questo analizzato con nuovi apporti scientifici. “E poi c’è il capitolo ampio, futurista – ha aggiunto Rossi – naturalmente quello che è più popolare, però anche qui con delle novità, perché cerchiamo innanzitutto di mostrare sempre la relazione tra la fase ideativa, il disegno e la fase realizzativa. Disegno-dipinto-scultura… Quindi abbiamo accostato per cicli tematici e lungo la cronologia tante opere diverse”.

Il dialogo in mostra è intenso anche con il Cubismo e in particolare con Picasso, cui Boccioni può suggestivamente essere associato anche per l’abilità nel disegno, che la mostra di Palazzo Reale pone al centro della narrazione grazie soprattutto al corpus integrale dei 60 disegni del Castello Sforzesco. “Un altro elemento di novità che emerge fortemente – ha concluso la curatrice – è quello della sua sapienza come disegnatore. Questo strumento di ricerca e di espressione è quello che lo ha arricchito e trascinato continuamente, è il suo motore e nel disegno Boccioni riesce sempre a mantenere grande coerenza e a vitalizzare e a energizzare il suo percorso”.

La mostra, organizzata da Palazzo Reale, Museo del Novecento, Castello Sforzesco ed Electa, è aperta al pubblico dal 23 marzo al 10 luglio. (Askanew)

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